‘L’unica cosa che va bene nella sua vita è l’amore’. Questo dicevano qualche mese fa gli amici di Osvaldo.  L’italoargentino ha nella sua Jimena una ragione di vita. Durante le ferie natalizie, non voleva raggiungere i compagni in Usa. O meglio non voleva allontanarsi dalla propria ragazza. Avrebbe voluto trasferirsi in Argentina per stare più tempo con lei, poi la ragione ha prevalso sul sentimento ed è tornato a Roma. Mesi difficili, dicevamo. Cattive prestazioni, la porta sempre più offuscata. Il punto più basso della stagione a Palermo. I giallorossi perdono 2-0, Osvaldo ammonito salta il derby.

Si allena in settimana, poi ha il weekend libero e lo utilizza nel migliore dei modi. Altro che Olimpico, altro che lavoro, si parte. Come biasimarlo. Fine settimana romantico a Londra con Jimena. Uno spiraglio di luce in una vita sì dorata, ma di un oro semplicemente placcato, di apparenza, perché dentro si soffre. I tifosi la prendono malissimo, perchè il loro punto di vista è totalmente opposto. Si parla di amore e per loro la fede ha quattro lettere: Roma. Ma per Osvaldo ne ha sei: Jimena.

Gli affetti si scontrano e l’effetto è quanto accaduto domenica all’Olimpico. L’attaccante entra in campo felice perché sa che in tribuna c’è lei. In curva Sud invece l’unica cosa di valore è la maglia. Osvaldo segna e giù fischi. Realizza il 3-0 e si sente qualche applauso. Quando centra la prima tripletta in maglia giallorossa lo stadio si spacca in due. Amore e odio confluiscono sulla stessa persona. Lui assorbe l’energia positiva e la trasmette a Jimena. Nella propria mente sogna già Il lunedì, la domenica dei calciatori. La porta al mare a Santa Severa. Soli, sole, ostriche e passione. I romanisti non siano gelosi. Anche e sopratutto questo è amore.