Romamania: Mourinho e un addio annunciato, settimo ma amato come se fosse primo
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Si pensava che la Roma fosse ripartita con tre vittorie di fila. Sì ma contro chi? Samp, Udinese, Torino. Poi, nel Giro di Lombardia – Atalanta, Milan, Monza, Inter – la miseria di due punti che di fatto rappresentano la resa in Europa. E quel settimo posto.... Pensate che dal 2004/05, anno infausto della storia romanista che si concluse all'ottavo posto con Bruno Conti in panchina dopo aver visto sfilare altri tre allenatori (Prandelli, Voeller, Delneri), soltanto due volte la Roma è arrivata così in basso e cioè settima: nel 2011/12 con Luis Enrique e poi nel 2020/21 con Fonseca. Certo, c'è del tempo per provare a fare meglio, ma oggettivamente pare difficile raddrizzare la stagione, considerando anche i tanti infortuni e il pugno di partite che restano. In questo lasso di tempo, il meglio del meglio è arrivato con Spalletti (quattro secondi posti), Rudi Garcia (due) e Ranieri (uno) in quella maledetta annata in cui lo scudetto sfumò proprio sul più bello. Ora però, c'è l'Europa League, il Leverkusen, l'ultima Grande Speranza romanista prima di un addio a Mourinho che sembra sempre più annunciato, stando agli ultimi sfoghi del tecnico più amato dai romanisti. Settimo in classifica, ma amato come se fosse primo.