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  • Romamania:| Paranormal Vucinic

    Romamania:| Paranormal Vucinic

    • Valerio Nasetti

    Vucinic non è un campione e non è nemmeno un buon calciatore. E' semplicemente imprevedibile, schizofrenico, assolutamente non affidabile.  In un momento -  irritante ed avulso dal gioco - nell'altro capace di trasformare in oro ogni pallone toccato. Paranormale. Come nella foto che vi proponiamo, immortalato pochi istanti dopo il suo gol alla Lazio. Così ancora una volta ci siamo ricascati tutti. Durante lo scorso anno è stato duramente contestato e successivamente si è reso protagonista del primo gol della storia non festeggiato dalla tifoseria della Roma, in rotta con la squadra. E poi? Poi non si è fermato più. Sempre decisivo: doppietta nel derby, in gol contro il Bari e nell'ultima di campionato a Verona, in quei novanta minuti che potevano consegnare lo scudetto ai giallorossi. 'Ecco il vero Vucinic - ci siamo detti -. Il diventare papà lo farà diventare più maturo: ora affronterà la sua carriera con più continuità e professionalità'. Manco il tempo di terminare il pensiero e l'attaccante di Niksic ci ha smentiti.

    Infatti, questa stagione è iniziata come la scorsa, come le ultime cinque. Il montenegrino non salta un uomo e quando si ritrova davanti la porta sbaglia malamente. E' nella Roma dal 2006, ma ogni volta si ridiscute sugli stessi suoi pregi e difetti. Mai un passo avanti. Nella sua stagione più prolifica, sotto l'aspetto realizzativo, ha messo a segno quattordici reti. Non sono cifre da numero nove, sono numeri da attaccante normale. Nella sua paranormalità. I tifosi sono stanchi di perdere terreno, inseguire, sognare, piangere per l'occasione persa. Desiderano concretezza, un attaccante che segni 'gò', non 'gol'. Grezzi, di stomaco. Specialmente ed unicamente un centravanti.

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