Primo posto in quattro mosse. Lo ammetto: è una tesi fin troppo semplistica, ma utile a capire i punti smossi da Rudi Garcia da quando è allenatore della Roma. I punti corrispondono ai giocatori: Balzaretti è il primo. E' stato per un anno spremuto da Zeman e in campo spesso dannoso. Corsa in avanti senza criterio e alle spalle le praterie. Il gol nel derby lo ha rigenerato, ma ad inizio stagione il d.s. Sabatini si era preso un rischio calcolato non andando a rinforzare quella batteria completata da Dodò. Balzaretti gli sta dando ragione e al dinamismo applica tecnica e cervello. 

Il secondo uomo cardine della rinascita è De Rossi, utilizzato nelle ultime stagioni fuori ruolo. Da mediano. Rudi Garcia ha fatto una cosa semplicissima. Ha rimesso ordine al reparto restituendo al ragazzo di Ostia la sua posizione davanti alla difesa, mettendogli alla sua sinistra Strootman e alla sua destra Pjanic. Proprio la rinascita del bosniaco è la terza mossa effetuata da Garcia. Nelle precedenti due stagioni è stato ribattezzato 'er moviola' dai tifosi. Piedi buoni, per carità, ma si limitava al compitino. Ora è cattivo, lotta su ogni pallone e imposta.

In estate era stato messo sulla lista dei cedibili dalla dirigenza. Il francese si è opposto con decisione: 'Toglietemi Lamela, Osvaldo, chi vi pare, ma non vi azzardate a toccare Pjanic'. Così è stato e al posto di questi due attaccanti è arrivato un certo Gervinho,svezzato ai tempi del Lille ed esploso a Roma dopo i malesseri nell'Arsenal. Quattro punti, quattro mosse, quattro magie di Rudi. E c'è chi dice ancora che gli allenatori contano poco. A proposito, sabato Milano. Da quel Mazzarri tanto corteggiato. Vediamo chi è più bravo tra i due.