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  • Romamania: semplicemente Francesco

    Romamania: semplicemente Francesco

    • Valerio Nasetti

    Roma ti ama, l'Italia t'invidia. Francesco Totti è nostro, dei romani, e guai a chi ce lo tocca. E' il ragazzino che gioca a pallone sui marciapiedi, il cassiere che ti dà il resto al bar, il signore anziano che si affaccia dal balcone. E' il simbolo di Roma, un ragazzo semplice, normale, anche se tale la sua vita non può essere definita. Francesco Totti è l'ultimo dei romantici, un uomo dotato di grande saggezza. Un calciatore divino, un tifoso che ha deciso di rimanere tale nonostante qualcuno dotato di poca fantasia possa definire la sua posizione 'libero professionista'. Real Madrid, Inter, Milan. Tutte provocazioni, rispedite al mittente, ed ancora oggi, a livello mediatico, ne paga le conseguenze. Ma lui si fa scivolare tutto addosso: 'Non mi importa di alzare i trofei per altre squadre, io sono felice solo se vince la Roma, per questo motivo mi criticate. Fossi stato milanese, avreste un metro di giudizio diverso'.

    Semplicemente Francesco: il ragazzo di Porta Metronia, il numero 10, la Scarpa d'Oro ed il Golden Foot reagisce come qualsiasi tifoso che segue la propria passione dalla Curva Sud. Per quel ragazzo come per Francesco Totti, Roma-Genoa di sabato prossimo è più importante di Italia-Francia finale del Mondiale del 2006. Anche ieri pomeriggio, a margine della premiazione, il suo pensiero era rivolto soltanto alla Roma (altro che Nazionale). Nelle ultime settimane ha subito critiche pesanti, un imbecille addirittura ha spaccato il vetro della sua auto. Troppe persone parlano a Roma. Troppe radio, troppe televisioni, tutte opinioni, nessuna notizia. Il becerume dietro ad un microfono. La chiacchiera davanti a tutto. Eppure Francesco Totti, cari signori, non è il problema della Roma. Semmai è la soluzione.

    Quando tornerà a girare l'intera squadra, tornerà a volare anche il capitano, e la Roma risalirà in classifica. Il calcio è uno sport collettivo: non fatevi ingannare dalle dicerie. Zidane non risolveva le partite da solo, aveva grandi colpi, ma li poteva mettere in atto perchè aiutato da altri suoi dieci compagni in campo. Da soli non si partorisce nulla, fortunatamente questa mattina a Trigoria qualche segnale positivo di ripresa dal resto del gruppo c'è stato. Claudio Ranieri, ad un certo punto, ha bloccato l'allenamento per rivolgere complimenti ai suoi uomini per come stavano svolgendo l'azione. Poi il resto, è una certezza. A metterla dentro ci pensa il Golden Foot, in fin dei conti ne ha dato bella prova 'soltanto' per 245 volte. A proposito: attento Baggio, è Francesco Totti e tu non ci puoi fare niente.

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