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  • Romamania: si naviga a vista...

    Romamania: si naviga a vista...

    • Valerio Nasetti

    Cosa resterà di questo Roma-Basilea? Uno scenario agghiacciante, una sensazione d'impotenza. Non si tratta di mancanza d'impegno, né di preparazione atletica, il limite di questa Roma è non essere una squadra. Magari non avesse un gioco, non ha proprio un'idea. I reparti sono slegati, ognuno va per conto proprio, ieri sera gli unici ad improvvisare qualcosa sono stati Totti e Borriello. 'Non so dare spiegazioni' ha dichiarato Ranieri a fine gara. Le braccia cascano, la società non può far nulla. Anche perchè è fantasma. Le questioni legate alla cessione di proprietà non ricascano direttamente sul rendimento in campo, ma rendono impossibile un cambiamento doveroso alla guida tecnica. L'alternativa, tuttavia, è che Ranieri si dimetta e lasci i soldi sulla scrivania come diede prova Spalletti, perchè di certo Rosella Sensi non può permettersi di pagare due allenatori.

    Il caos è totale. Il tecnico di San Saba in questi due mesi di campionato ha sempre assunto un atteggiamento ostile a prescindere dal proprio interlocutore: ad esempio non si è mai addossato responsabilità, scaricandole talvolta sugli stessi giocatori. E' accaduto anche anche ieri sera e Cassetti gli ha risposto per le rime: l'impressione è che Ranieri rimanga passivo di fronte ai problemi e mandi in campo una squadra senza capo né coda. In poche parole, non studia abbastanza. Si ostina con il 4-4-2 avendo a disposizione soltanto un esterno: Taddei. Non dà ascolto ai calciatori che vorrebbero giocare schierandosi con il 4-2-3-1 per concedere maggior linfa agli uomini più estrosi come Menez e Vucinic. Chiaramente nessuno ad oggi può avere la controprova sui benefici di un nuovo modulo, però è certo che non si può proseguire così, abbandonandosi al destino. Si naviga a vista: sprovvisti di idee ed in mancanza di uno studio appropriato dell'avversario di turno, si rende vana la continuità di risultati e di conseguenza la fiducia nei propri mezzi.

    Una parte dell'opinione pubblica inizia a pensare che i calciatori stiano remando contro il proprio allenatore, io con una provocazione rispondo: ma se fosse Ranieri a remare contro la Roma? Inconsapevolmente s'intende: la sua confusione e le sue gaffe continue permettono l'ironico interrogativo. A questo proposito rivolgo un appello al mister che tanto ho elogiato durante la stagione scorsa all'interno di questo spazio: s'impegni di più a capire i difetti della squadra, si prenda le sue responsabilità, i suoi calciatori lo apprezzerebbero e ricambierebbero. Non si limiti a chiedere spiegazioni ed al loro abbassare le teste arrendersi subito. Si ritorni ad essere un gruppo, si abbatta il muro dell'omertà: è l'ultimo tentativo per salvare una stagione nella quale ancora non s'intravede un futuro.

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