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  • Romamania: Spalletti, fai fuori la Lazio oppure vattene
Romamania: Spalletti, fai fuori la Lazio oppure vattene

Romamania: Spalletti, fai fuori la Lazio oppure vattene

  • Francesca Schito
Se non vinco vado via. O si rende onore a Roma e alla Roma, oppure si deve andar via. La penna del mio rinnovo di contratto ce l'hanno in mano i calciatori. Se loro fanno bene non ci sono problemi, se non fanno bene significa che io li ho allenati male. E noi invece abbiamo la necessità di vincere”. Non è passato molto da queste parole pronunciate lucidamente da Luciano Spalletti. 

L’eliminazione di ieri sera contro il Lione certifica il fallimento nella Roma nell’Europa League meno competitiva degli ultimi 20 anni probabilmente, la chance buttata al vento di riempire quella bacheca lasciata a prendere polvere, nell’ennesima stagione fatta di proclami e poche certezze. I giallorossi si mangiano le mani nel solito vorrei ma non posso, nonostante le iniziative di Sky per riempire uno stadio che da anni ormai non si vedeva così pieno. Adesso al tecnico di Certaldo rimane solo una carta in mano. Parlare di scudetto sarebbe un’inutile presa in giro, Nainggolan e compagni dovranno far di tutto per blindare il secondo posto, utile alla società per fare cassa con i soldi di una Champions a cui la Roma parteciperebbe da comprimaria, ma non ai tifosi che rimarrebbero con un pugno di mosche in mano. 

L’ultima chance per dare un senso a una stagione di rimpianti è la Coppa Italia. Spalletti dovrà rimediare, insieme ai suoi giocatori, allo scempio dell’andata, a una partita inguardabile di una squadra sulle gambe, senza né idee, né grinta. L’ultima possibilità per dar seguito a quello che aveva detto: “Sono qui per vincere”. Se così non dovesse essere sarà lui il primo a non firmare il rinnovo contrattuale con la Roma e lasciare la panchina giallorossa, mettendo fine a un rapporto tormentato, fatto di linee non sempre condivise come detto dallo stesso tecnico: “Un anno e mezzo fa, quando sono tornato alla Roma, io sono arrivato e non ho chiesto niente a nessuno. A Pallotta non ho fatto nessuna richiesta. Mi sono fatto andare bene situazioni che già erano imbastite da prima, anche perché alcune mi andavano bene davvero. Digne ce l’hanno portato via, Pjanic la stessa cosa, ma soprattutto Gervinho, che era stato il giocatore più forte della Roma negli ultimi due anni”.  Senza la Coppa Italia, Spalletti si avvicina all’addio. 

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