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  • Romamania:| Taddei, dove lo metti sta

    Romamania:| Taddei, dove lo metti sta

    • Valerio Nasetti

    L'importanza di avere in squadra Rodrigo Taddei. Il soprammobile perfetto. Dove lo metti sta. E' ritornato in campo dopo un mese e mezzo e per sessanta minuti ha tenuto compatti i tre reparti. E' stato un motorino continuo: ha agito da esterno alto e basso laddove Cassetti presentava alcune difficoltà ed ha esibito facilità di corsa sia in verticale che in orizzontale, gran recuperatore e smistatore di palloni. La Roma anche grazie al suo contribuito è tornata alla vittoria. Ma non è uscita dalla crisi. La squadra di Ranieri presenta sempre le stesse sbavature: la difesa non riesce a rimanere concentrata per tutta la durata dell'incontro e la squadra, quando si trova in vantaggio, si perde negli ultimi venti-trenta minuti. Un fattore mentale, a mio avviso, perchè in situazioni contrarie, i giallorossi hanno dimostrato di saper correre fino al fischio finale per tentare il recupero. La prima volta, tali amnesie hanno favorito la rimonta del Bologna, in altre due hanno consentito il ritorno nel match di Cluj e Genoa.

    L'ambiente romano è difficile: si esalta e si deprime per un nonnulla. Dopo Cagliari e dopo Napoli era tutto da buttare, in seguito alle vittorie contro l'Inter ed il Genoa si pensa allo scudetto, dando per scontato che il periodo nero è alle spalle. Non sono d'accordo. Al momento le vittorie sono state frutto di episodi fortunati: il gol all'ultimo minuto di Vucinic contro l'Inter, i colpi di Borriello e Brighi nelle vittorie di Champions e di sabato scorso. Per il resto, i problemi appaiono intatti e si protraggono dal ritiro di Brunico. Il più grave è la confusione di Ranieri. Oltre ai ripetuti equivoci tattici, sabato scorso ha atteso dieci minuti per sostituire Pizarro vittima di crampi ed in quel lasso di tempo gli ospiti hanno accorciato le distanze; si è ostinato a tenere in campo Burdisso con tre punti in testa, nonostante avrebbe avuto in Mexes un'ottima alternativa, ed infine ha inserito Castellini nell'ultimo quarto d'ora di partita in un ruolo che non è il suo. La squadra di fatto si è retta grazie alle individualità: perfetto Juan in difesa, generosissimi Taddei e Perrotta sulle fasce ed immenso Totti in attacco. Ma riguardo a quest'ultimo, si stupisce soltanto chi ha il prosciutto davanti gli occhi.

    Gli elementi sopracitati, tuttavia, non bastano per guardare il futuro con maggiore serenità. Occorre ragionare una partita alla volta. Non è un mistero che la Roma abbia in seno il gruppo di giocatori più umorali della serie A: domani, ad esempio, bisognerà porre estrema attenzione al Basilea, un altro crocevia importante della stagione. Una vittoria garantirebbe alla Roma un ulteriore passo verso gli ottavi di finale, ma sia in caso di successo che di sconfitta (o pareggio) guai ad abbassare la guardia, perchè domenica prossima ritorna il campionato, si va a Parma e questa squadra ha un infinito bisogno di raccogliere i primi punti in trasferta dando continuità alla vittoria ottenuta contro i liguri. Sarebbe la prima giusta spinta per il proseguo dell'annata. Nel giro di un mese scopriremo dove può arrivare questa Roma. Aspettiamo, senza isterismi.

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