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  • Romamania:| Tom, please, be quiet!

    Romamania:| Tom, please, be quiet!

    Il presidente uscente della Roma, Rosella Sensi, era ieri in tribuna a seguire Roma-Juventus. Al fischio finale dell'arbitro Rocchi ti aspetti le sue dichiarazioni, magari laconiche, di commiato, invece ti arriva un sms sul cellulare. Si riporta un 'virgolettato' di Thomas DiBenedetto inviato da un membro del suo entourage, anch'egli presente allo stadio. In sostanza il messaggio recita: 'La squadra deve dimenticare la sconfitta e ricominciare a vincere da Udine, per continuare a perseguire nell'obiettivo di ottenere un posto nella prossima Champions League'. Frasi classiche da presidente, la solita melassa di banalità che non aggiunge nulla al post-partita.

    Sorge, tuttavia, un problema: Thomas DiBenedetto non è ancora il proprietario, e le sue dichiarazioni appaiono oggettivamente non richieste, rilasciate senza posseder alcun titolo. Lo stesso ufficio stampa romanista, appresa la notizia, cade dalle nuvole, prima di chiedere alcune doverose spiegazioni. Dunque, se è facile intuire chi abbia suggerito la mossa al tycoon americano (magari gli stessi che hanno consigliato alla Sensi la strada del silenzio), è ancor più semplice affermare quanto la 'velina' appaia quantomeno inopportuna.

    In tutti i modi, zio Tom termina così una settimana vissuta da protagonista: l'arrivo nella Capitale, l'accordo senza firma con Unicredit, l'abbraccio con i tifosi a Testaccio, gli incontri istituzionali, quelli con i dirigenti della Roma che c'è (Montali) e con quella che verrà (Sabatini e Baldini). Ed infine la velina, con tanto di ennesimo richiamo alla conquista del quarto posto. Perchè la futura proprietà ha già stanziato due budget: uno da 'Champions' ed uno da 'Europa League'. Quest'ultima ipotesi, al momento, è quella oggettivamente più probabile. Occorreranno, quindi, scelte mirate in sede di mercato, con zero percentuale di rischio. Le scommesse non sono più accette. Come gli sms. 

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