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  • Romamania:| Zeman, da capo a... tredici

    Romamania:| Zeman, da capo a... tredici

    Romagnoli, Capuano, Balzano, Verratti, Insigne. E oggi pure Immobile. Magari nei prossimi giorni leggeremo anche di Sansovini, Anania, Bocchetti, Cascione e Konè, tanto per completare l'undici tipo del Pescara promosso in Serie A. Non funziona così, e fortunatamente molto probabilmente nessuno dei giocatori sopra ctati arriverà alla Roma. Nessun processo di 'pescarizzazione', anche perchè la dirigenza e la proprietà non hanno nessuna intenzione di retrocedere. La rosa va assolutamente rinforzata. Può sembrare un paradosso, ma un buon inizio consisterrebbe nel taglio delle spese inutili.

    Juan, Pizarro e Borriello lontano da Trigoria. Complessivamente costano alla Roma dieci milioni all'anno. I primi due non garantiscono l'integrità fisica, l'attaccante sembra lontano dall'idea di gioco di Zeman. Un passo in questa direzione è stato intrapreso con il ritorno di Gago al Real Madrid: sette milioni di euro erano troppi per un calciatore destinato a fare tanta panchina. Da questo momento in poi, la dirigenza deve principalmente pensare a fornire giocatori utili all'allenatore e non ripetere lo stesso errore commesso con Luis Enrique.

    Per tornare a lottare per i primi tre posti occorrono almeno sei titolari (due esterni, due centrali, un centrocampista e un attaccante). La giustificante 'tempo' non esiste più, ma si è partiti male, perchè per la seconda volta consecutiva Baldini e Sabatini hanno scelto di puntare su un allenatore fuori dagli schemi, con idee di gioco particolari, quindi ad alta percentuale di fallimento. Per la seconda volta consecutiva, inoltre, la squadra è stata messa in mano ad un tecnico di seconda divisione.

    Stekelenburg ha già ammesso di non conoscerlo e ci si chiede che ruolo occuperanno Pjanic e Lamela, ovvero due dei primi tre acquisti più costosi dello scorso anno. La società si è chinata alla voce dei tifosi, dicono in molti (magari di quelli più rumorosi, preciso io), e se così fosse sarebbe gravissimo. Si chiedeva alla proprietà di perseguire le proprie idee, non prestando orecchio alla massa, e invece? Ma si ha davvero la voglia di cambiare? Stiamo da capo a... tredici, quanti gli anni trascorsi dall'ultima partita di Zeman sulla panchina della Roma. Ancora una volta soli contro tutti. E a chi giova? Che delusione.

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