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Romano: il piano di Galliani per avere il sì di Destro e Munoz

Romano: il piano di Galliani per avere il sì di Destro e Munoz

È stata una notte lunga. Di telefonate, colloqui, tentativi e rassicurazioni. Adriano Galliani l’ha vissuta così, tra il contatto diretto con Silvio Berlusconi per trattenere Pippo Inzaghi in panchina nonostante l’eliminazione dalla Coppa Italia e il cellulare squillato in continuazione per il mercato. Prima di tutto e di tutto c’è lui, Mattia Destro. Cresciuto nell’Inter e diventato giorno dopo giorno sempre più desiderio del Milan, dagli abboccamenti con l’agente che vi raccontammo fino all’operazione Luiz Adriano che ha convinto la Roma a ritenere Destro non incedibile. Molla che ha fatto scattare l’affare ieri, dopo il no dell’Inter per Pablo Osvaldo in uno scambio con Armero. 

Da lì Galliani si è catapultato su Destro, ha ottenuto l’accordo che voleva per un prestito oneroso da 700mila euro con un diritto di riscatto tra i 16 e i 17 milioni. Un’operazione intelligente e ideale per un Milan che di un numero 9 ha bisogno come il pane. Eppure... Mattia ha tentennato. Per tutta la giornata di ieri, al telefono con il suo agente Claudio Vigorelli che ha incrociato Galliani nelle sue ore di mercato milanesi. Con lui si sta pianificando una vera e propria strategia in queste ore pur di arrivare al sì di Destro. Che al suo agente ha fatto capire di essere pronto a lasciare quel Rudi Garcia con cui non è mai scattato il feeling come anche la Roma, dove il via libera a questo affare è stato il marchio su un’incedibilità mai dimostrata coi fatti. Ma Destro sa bene che il mercato attorno a sé non è di basso profilo e non vuole muoversi in prestito, come un attaccante qualsiasi: “Se il Milan mi vuole, che punti su di me e mi compri”, il messaggio filtrato a Vigorelli dal suo assistito. 

Il ruggito d’orgoglio di Mattia, adesso sì. Stufo di panchine, false promesse e prestiti da mercatino. Vuole essere protagonista, in campo come fuori per una società che investa su di lui, già deluso dalla Roma dove ha segnato tanto pur giocando poco ma non ha mai trovato l’incastro vero per diventare un uomo copertina. Lo ha capito, Galliani, seppur vincolato a quella formula con diritto di riscatto soprattutto per motivi economici (non sarebbe un costo così basso, anzi). Allora, mentre chiudeva l’affare Bocchetti e continuava a lavorare tra Munoz e Antonelli, l’a.d. rossonero ha ripreso in continuazione i contatti con Vigorelli per trovare la strada giusta che porti al sì di Destro. 

Nella tarda serata di ieri, l’idea di inserire nel piano un bonus legato a presenze e/o gol segnati che obbligasse il riscatto di Destro. Una sorta di scommessa sul ragazzo: se fai bene, diventi rossonero a giugno. Strategia che fa star sereno Adriano Galliani, convinto di poter avere il sì dell’attaccante alla lunga di questa operazione piena di tira e molla. Mattia vuole pensarci, confrontarsi col suo procuratore; il Milan aspetta, fiducioso e convinto ma consapevole che il sì di Destro non è scontato. 

Come non è scontato il via libera del Palermo per Ezequiel Munoz: Galliani ha saputo che la Roma non vuole prenderlo, da qui l’offerta rialzata fino a 1,5 milioni per ottenerlo subito. Con il piano di un contratto importante al ragazzo – in scadenza a giugno – come base dell’affare, per poter provare a chiudere adesso per una cifra vicina ai 2 milioni compresi i bonus. Al Palermo ci pensano, Zamparini non fa sconti... e neanche Munoz sulle cifre del suo quadriennale. Galliani, intanto, affonda il colpo. Aspettando Destro. E queste ultime notti di passione, più sul mercato che in campo...

Fabrizio Romano

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