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    • Romano: Milan, assalto a Vazquez

    Romano: Milan, assalto a Vazquez

    Il Milan vuole Franco Vazquez. Più di un’idea, più di una tentazione. Perché il Mudo era stato già corteggiato da Adriano Galliani nell’estate scorsa, timidi approcci proprio come quelli della Juventus, nulla che si sia trasformato in una trattativa avviata anche per le altissime richieste del presidente Zamparini. Eppure, adesso il gioiello del Palermo è diventato uno dei grandi obiettivi rossoneri per il mercato estivo. Come estivo? Sì, perché l’idea è proprio di impostare l’operazione per giugno ma avviandola da gennaio.

    AFFARE ALLA DYBALA – Così ha fatto proprio la Juve un anno fa per chiudere l’affare Dybala: prenotato a gennaio, accordo col giocatore poi definito col Palermo in estate fino a far tornare tutti i tasselli al loro posto per portare la Joya a Torino. Su questo modello, sempre legato allo stesso club – il Palermo – si sta muovendo il Milan: contatti partiti per capire come impostare il discorso, i termini di pagamento, le richieste precise. Sia quelle del club rosanero, sia quelle del giocatore che sarebbe chiaramente entusiasta di un’esperienza al Milan con un contratto da quattro anni già pronto ma ancora da limare nelle cifre. Con calma, ovviamente, perché siamo a novembre e l’operazione non è chiusa. Ma sicuramente un discorso concreto è in piedi.

    BOTTEGA ZAMPARINI – Il dialogo con Zamparini è aperto, quindi. Quanto vuole il presidente? Come sempre, il Palermo è bottega cara: servono 15/20 milioni di euro, attorno a queste cifre oscilla l’attuale valutazione del trequartista classe ’89, il Milan non ha ancora fatto un’offerta però si è informato sul prezzo di listino del Mudo. Un buon modo per iniziare ad aprire la corsa a Vazquez, obiettivo anche di altri club all’estero ma con il Milan che si sente in prima fila, quantomeno in questa fase iniziale di colloqui, informazioni, contatti. Perché Franco è un obiettivo rossonero, da prenotare per la prossima estate muovendosi in anticipo a giugno. Strategia chiara.

    Fabrizio Romano

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