Romano: Milan, le cifre dell'affare Mastour tra incasso, clausole e recompra
Dov’è finito Hachim Mastour? Se lo chiedono in tanti, tantissimi. Perché quello che doveva essere un talento del futuro non sta trovando più spazio… nel presente. Anzi. In estate, quasi sotto silenzio, il Milan ha lasciato partire il gioiellino classe 1998 di Reggio Emilia: affare fatto col Malaga sul finire di agosto, più di qualche problema burocratico legato al tesseramento del club spagnolo fino a ieri, adesso sono sistemati anche i dettagli che consentiranno a Mastour di giocare. Con le juvenil, i ragazzi, almeno all’inizio; e chissà se presto in prima squadra, dipenderà da lui. Ma come il Milan è ancora legato a questo giocatore? E soprattutto, l’incasso dell’operazione quanti soldi ha portato?
TRA COSTI E RECOMPRA – Cedendo Hachim Mastour, il club rossonero avrà un potenziale guadagno per una cifra molto vicina a 5 milioni di euro. Questa la base dell’affare che ha convinto il Milan: Mastour al Malaga è in prestito fino al giugno del 2017, quando arriverà la decisione sul riscatto o meno proprio per 5 milioni. Nel frattempo, l’ingaggio del ragazzo è pagato interamente dal Malaga stesso. E allora, il Milan ha perso Hachim? Assolutamente no: qualora gli spagnoli dovessero pagare i 5 milioni di riscatto tra due anni, in casa rossonera versando 6 milioni – ovvero un milione in più – potrebbero immediatamente riportare Mastour a Milanello. Questa la strategia di ‘controllo’ sul ragazzo, che per due stagioni a meno di controindicazioni quindi potrà rimanere in Spagna.
DAL REAL ALLA RIVENDITA – C’è di più: nel corso dello scorso inverno, addirittura uno degli scout più importanti della Fabrica – casa del Real Madrid giovanile – ha speso il nome di Mastour come obiettivo da porsi per il club blanco. Il Milan non ha voluto pensarci, Hachim ha avuto problemi e il sogno Real si è spento lì, senza neanche iniziare una vera trattativa. Oggi, il Malaga aspetta di vedere le qualità di questo talento su cui ha scommesso. E il Milan si è riservato anche una percentuale legata alla futura rivendita del giocatore: se il Malaga riscattasse Mastour tra due anni senza che il club rossonero rilanci per riprenderlo, allora in caso di cessione nelle stagioni successive il 40% della cifra finirebbe nelle casse del Milan. Insomma, il piano per il futuro di Mastour è già pronto in qualsiasi caso. Ma ora per Hachim è più che mai tempo di pensare al presente.
Fabrizio Romano
TRA COSTI E RECOMPRA – Cedendo Hachim Mastour, il club rossonero avrà un potenziale guadagno per una cifra molto vicina a 5 milioni di euro. Questa la base dell’affare che ha convinto il Milan: Mastour al Malaga è in prestito fino al giugno del 2017, quando arriverà la decisione sul riscatto o meno proprio per 5 milioni. Nel frattempo, l’ingaggio del ragazzo è pagato interamente dal Malaga stesso. E allora, il Milan ha perso Hachim? Assolutamente no: qualora gli spagnoli dovessero pagare i 5 milioni di riscatto tra due anni, in casa rossonera versando 6 milioni – ovvero un milione in più – potrebbero immediatamente riportare Mastour a Milanello. Questa la strategia di ‘controllo’ sul ragazzo, che per due stagioni a meno di controindicazioni quindi potrà rimanere in Spagna.
DAL REAL ALLA RIVENDITA – C’è di più: nel corso dello scorso inverno, addirittura uno degli scout più importanti della Fabrica – casa del Real Madrid giovanile – ha speso il nome di Mastour come obiettivo da porsi per il club blanco. Il Milan non ha voluto pensarci, Hachim ha avuto problemi e il sogno Real si è spento lì, senza neanche iniziare una vera trattativa. Oggi, il Malaga aspetta di vedere le qualità di questo talento su cui ha scommesso. E il Milan si è riservato anche una percentuale legata alla futura rivendita del giocatore: se il Malaga riscattasse Mastour tra due anni senza che il club rossonero rilanci per riprenderlo, allora in caso di cessione nelle stagioni successive il 40% della cifra finirebbe nelle casse del Milan. Insomma, il piano per il futuro di Mastour è già pronto in qualsiasi caso. Ma ora per Hachim è più che mai tempo di pensare al presente.
Fabrizio Romano
