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  • Romano: Mourinho fra Roma e Moratti

    Romano: Mourinho fra Roma e Moratti

    Smentire è normale. Perché quando contatti José Mourinho ti aspetti un no secco, come da una donna bellissima e maledettamente difficile. Fa parte del gioco e non è il massimo raccontarlo agli amici. Eppure, è tutto vero: la Roma ha fatto un tentativo per il grande colpo, un sogno proibito corteggiato con un giro di telefonate che non si possono definire trattativa, prove di accordo o proposte di contratto. Ma un contatto esplorativo c'è stato. “Signor Mourinho, se le proponessimo di tornare in Italia?”, qualcosa del genere per sondare lo Special One defenestrato dal Chelsea, pazza quanto difficile idea.


    ZERO SPERANZE - Era comprensibile e prevedibile che dicesse no, com'è normale che la Roma non abbia gradito la fuga di notizie. Quel contatto per Mou è stata la dolce chiamata di un assist da Abramovich: se c'è José libero, beh, perché non provarci? Niente da fare, chiaramente. Zero speranze e il messaggio netto dell'emissario che ha lavorato a questo tentativo per conto della Roma: non se ne fa nulla. Mou punta ad altro, resterà a lungo in silenzio finché non avrà una nuova panchina, sicuramente non ha voglia di calcio italiano. Nonostante la Roma fosse pronta a proporre un contratto pluriennale ricchissimo con carta bianca sul mercato: ancora no, grazie. Mourinho anche nel momento del contatto diretto filtrato dai suoi agenti ha fatto sapere di aver apprezzato ma di voler guardare altrove. Pazienza.

    L'SMS DI MORATTI - Intanto, dopo l'esonero mascherato da separazione consensuale dal Chelsea, José è stato riempito da messaggi dai suoi tanti amici nel mondo del calcio. Uno anche da Massimo Moratti, con cui è rimasto in rapporti più che buoni con tanto di complimenti da Mou per il rendimento dell'Inter rinata con la gestione Mancini. In futuro? Chissà, ma intanto JM non pensa alla Roma né all'Italia. Con buona pace di chi ci ha provato e di chi ci proverà.

    Fabrizio Romano


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