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  • Ronaldo all'Inter, Branchini: 'Il Barcellona umiliò il giocatore, cose che non stavano né in cielo né in terra'

    Ronaldo all'Inter, Branchini: 'Il Barcellona umiliò il giocatore, cose che non stavano né in cielo né in terra'

    Giovanni Branchini, noto procuratore, fu tra i protagonisti dell'arrivo in Serie A di Ronaldo il fenomeno, che nel 1997 andò a vestire la maglia dell'Inter. Queste le sue parole nel documentario di Sky Sport a firma Marani: "Ci furono diversi giorni di negoziazione, c'era anche l'avvocato del Barcellona oltre al vice-presidente Gaspart. La differenza che loro sottovalutarono era la clausola, che invece era determinante. Una sera trafugammo Ronaldo dall'albergo del Barcellona e andammo a casa del mio socio Carlo Pallavicino. Facemmo un incontro per dire che se il Barcellona ci avesse presentato un contratto pulito avremmo firmato. In caso contrario che facciamo? C'era un piccolo dossier con Lazio, Inter e Glasgow Rangers. Non avevamo nulla contro il rinnovo con il Barcellona, ma non volevamo contratti d'immagine e situazioni complicate. Se volete che parte del contratto lo paghi un canale tv va benissimo, basta che ci paghi le tasse. Non volevamo passare da un percorso che mettesse a repentaglio il futuro del calciatore più importante al mondo. Si doveva mettere in beghe che non lo riguardavano. Ci diamo la mano con i dirigenti del Barcellona, chiedo il permesso di fare una telefonata e chiamo Moratti dicendo che avevamo trovato l'accordo con il Barça - racconta - Facciamo una conferenza stampa dove il Barcellona annuncia l'accordo, quando ci troviamo a scrivere i documenti purtroppo le cose che ci eravamo detti non corrispondevano. All'inizio ho pensato a un malinteso, poi ho perso la calma. Mi sembrava una cosa che non stesse né in cielo né in terra. Mi sono guardato con i soci e ho detto: 'Signori qui non ne veniamo fuori. A questo insulto alla nostra intelligenza non c'è motivo di esporre Ronaldo a questa umiliazione".

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