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  • Ronaldo, il Fenomeno: 'Berlusconi non lo ascoltavamo. Francia '98? Avevo tanta paura. La mia vita privata...'

    Ronaldo, il Fenomeno: 'Berlusconi non lo ascoltavamo. Francia '98? Avevo tanta paura. La mia vita privata...'

    Ronaldo, il Fenomeno, ex attaccante di Inter, Milan, Real Madrid e Barcellona, parla al Financial Times, tornando sull'esperienza rossonera, soffermandosi sull'ex presidente Silvio Berlusconi: "Ci diceva: 'Com'è che non segnate su calcio d'angolo? E' facile, state tutti fuori area e quando parte il pallone entrate'. Noi dicevamo 'Ok, faremo così', ma poi facevamo a modo nostro. Ai miei attaccanti dico di arrivare davanti al portiere, aspettarlo e far decidere a lui come tirare. Da presidente di una squadra, rispetto ad altri, ho il vantaggio di aver giocato e sapere di cosa hanno bisogno i giocatori".

    SUL MALORE A FRANCIA '98 - "Quattro anni dopo, prima della finale vinta con la Germania, non riuscivo a dormire. Avevo paura di stare male di nuovo, costrinsi Dida a stare sveglio tutta la notte con me". 

    SUL CIBO - "Il dessert è un problema. Ci sono attivisti per molte cose, se sei nero, se sei gay, ma nessuno mi ha mai difeso quando mi chiamavano grasso. Vita privata? Ho fatto la vasectomia, ma se la mia fidanzata volesse dei figli ho congelato abbastanza seme da mettere su una squadra di calcio".

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