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  • Rooney come Mazzola e Vialli: il re del gol arretrato a centrocampo

    Rooney come Mazzola e Vialli: il re del gol arretrato a centrocampo

    • Stefano Agresti
    Wayne Rooney è il miglior marcatore nella storia dell’Inghilterra: ha segnato più di Bobby Charlton, più di Gary Lineker. Più delle leggende, insomma: è un fenomeno del gol. Perciò ci ha fatto un certo effetto, nella partita contro la Russia, vederlo in una posizione tanto arretrata, così lontano dalla porta. Interno sinistro nel 4-3-3 accanto a Dier, ecco come l’ha schierato Hodgson. Evoluzione o involuzione di un campione?

    Semplicemente, una scelta che ha una logica: avendo un gran bel centravanti (Kane) e un’alternativa altrettanto forte (Vardy, rimasto in panchina) più attaccanti esterni di assoluto valore (Sterling, Lallana), il ct l’ha schierato a centrocampo. E’ vero che anche nel Manchester United ormai da un po’ di tempo parte da posizione arretrata, ma dargli compiti da mezzala pura a sostegno di tre attaccanti, con arretramenti e recuperi continui com’è capitato stavolta, va un po' oltre. Sono più i vantaggi, visto che si aggiunge qualità in fase di manovra, o gli svantaggi, considerato che si allontana dalla porta il miglior marcatore della storia inglese? Una via di mezzo, diremmo. Ma certamente a noi Rooney è piaciuto parecchio e non è un caso che sia anche arrivato vicinissimo al gol, con un inserimento azzeccatissimo e puntuale sventato da una grande parata di Akinfeev.

    Sono pochi i goleador d’altissimo livello che hanno arretrato la posizione con il passare degli anni. Ci viene in mente soprattutto Sandro Mazzola, attaccante dal dribbling irresistibile in gioventù, che finì la propria avventura in campo da centrocampista mettendoci altrettanta qualità. Un cambiamento positivo, senza dubbio: Mazzola così prolungò una carriera già fantastica. Ma ci sono stati anche episodi che non hanno avuto esito altrettanto positivo. All’inizio degli anni Novanta, ad esempio, Trapattoni alla Juve pensò di recuperare Vialli - in preoccupante crisi involutiva come centravanti - arretrandolo a centrocampo. Un esperimento durato pochissimo, perché nessuno ci credeva. A cominciare da Vialli stesso, che si domandava come mai dovesse essere allontanato dalla porta lui che per tutta la vita aveva segnato gol a raffica. Infatti, non appena a Torino arrivò Lippi, ricominciò a fare gol splendidi e decisivi.

    Chissà se anche Rooney aspetta un suo Lippi per tornare a essere un grande attaccante e a realizzare valanghe di reti. Chissà se questo allenatore a Manchester può essere Mourinho. Dopo averlo visto ieri, la nostra idea è differente: mettete Wayne dove volete, anche in porta, purché giochi.

    @steagresti

     

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