Arrigo Sacchi ha concesso una lunga intervista a Il Corriere dello Sport. L'ex tecnico del Milan e ct della Nazionale ha toccato diversi temi, anche non calcistici, partendo dall'emergenza coronavirus. "Se la curva dei contagi non sale, si deve ripartire. Sono un ottimista, spero che l'epidemia ci dia una tregua e che a settembre si torni dello stadio. Ma dobbiamo mantenere un impegno: se qualcosa va storto, dobbiamo essere pronti a riconsiderare il calcio la più importante delle cose meno importanti".

Sulla corsa scudetto: "Se il campionato dovesse fermarsi, non dovrebbe essere assegnato a nessuno. Nel duello tra Juve e Lazio, conteranno entusiasmo, buon senso e perseveranza: alla Lazio non mancano la prima e l'ultima, ma la differenza può farla ciò che è la Juve, un club con un carattere che passa tra le generazioni e si fortifica. I bianconeri hanno un limite, quello di essersi accontentata di una storia nazionale. Di aver puntato tanto sul proprio potere economico e la capacità di gestire i campionati, meno di contribuire alla crescita del nostro calcio".
Sulla situazione del Milan di oggi: "Mi dispiace per l'addio di Boban, è un uomo intelligente che stimo molto. Maldini? Spero che rimanga ma, come diceva Shakespeare, se perdi la dignità sarai un miserabile per tutta la vita".