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  • Sacchi: 'Spagna-Italia? Sono ottimista, bisogna fare come la Juve'

    Sacchi: 'Spagna-Italia? Sono ottimista, bisogna fare come la Juve'

    L’ex tecnico del Milan e della nazionale Arrigo Sacchi ha parlato del big match di questa sera tra Italia e Spagna nel suo consueto editoriale su La Gazzetta dello Sport.  "Sono ottimista, credo che al Mondiale andremo comunque. Può darsi da subito. Ma ricordiamoci che il coraggio vale sempre più della paura. La Spagna? Fino all'altro ieri vincevamo noi perché c’era poca differenza e il nostro carattere prevaleva. Loro erano sulla strada giusta, ma inseguivano lo spettacolo individuale. Il salto di qualità dopo che il mio Milan ha dato una lezione totale al Real Madrid: quel giorno hanno capito che il calcio non si interpreta individualmente. Sono diventati la nuova Spagna a poco a poco. Sono arrivati Rijkaard e Guardiola al Barça, hanno giocato come collettivo sia in fase di possesso sia di non possesso. La tecnica l’avevano, hanno imparato il pressing occultando i limiti difensivi. E comunque: rischiano di più. Da noi chi avrebbe fatto giocare Carvajal di 1,70 contro Mandzukic come a Cardiff? Ma per chi pensa che sia uno sport di squadra non è un problema. Conte l’anno scorso li ha sconfitti nettamente? Anche la Juve due anni fa vinse così con il Real: se loro non sono al top, fai una difesa forte e colpisci. Ora si dice transizione, prima era ripartenza, ma sempre contropiede è. Il calcio si gioca con la mente più che con i piedi. Il Napoli fa cose contro la storia. Va a Nizza dopo il 2-0 dell’andata e attacca 90’: pensi se fosse caduto in contropiede cosa avrebbero detto! Ma ha osato. Ha alzato il livello culturale: oggi a Napoli applaudono il 3° posto, stanno con le grandi con un terzo del bilancio. Sarri sta dando uno stile a un calcio, quello italiano, che non ha stile riconoscibile. Insigne? Il Barcellona non mi sembra all’altezza del Real: perso Neymar, Insigne sarebbe stato perfetto. Il più grande talento italiano degli ultimi 10 anni, ha intuizioni geniali. Deve solo evitare di fare il “furbetto” ogni tanto, quando non ha voglia di correre".

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