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  • Saelemaekers, l'Aquaman del Milan: il non-sfigato che ha conquistato i tifosi

    Saelemaekers, l'Aquaman del Milan: il non-sfigato che ha conquistato i tifosi

    • Angelo Taglieri
    "Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la partita come un film, per chi reputa Babangida il miglior calciatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone tra i piedi, ma con una penna tra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd".

    "Aquaman è uno sfigato". Raj proprio non vuole montare su di un cavalluccio marino, con una tuta arancione, le mutande verdi e una parrucca bionda. Per lui, Aquaman, resta uno sfigato. E fa niente se può cavalcare gli squali, se ha la stima, in quanto valoroso e coraggioso, di Batman, se può 'ucciderti' istantaneamente togliendoti  tutta l'acqua che hai in corpo, se governa sul 70% del pianeta Terra, se ha una pelle antiproiettile, se ha capacità di guarigione. Ah, e fa niente se è riuscito a baciare Wonderwoman: per Raj il Protettore degli Oceani, figlio del guardiano del faro Thomas Curry e della regina di Atlantide, Atlanna, è uno sfigato. 

    Biondino, magrettino, molto simile al primo Aquaman (non quello interpretato da Jason Momoa...), Alexis Saelemaekers è stato accolto a Milano come... uno 'sfigato'. L'acquisto del Milan che nessuno si aspettava, neanche in Belgio: 16 presenze con l'Anderlecht nella prima parte di stagione, nel giro dell'Under 21, aveva chiuso la stagione 2018/19 con quattro panchine consecutive. E in conferenza stampa pochi giornalisti, sorpresi, come quelli belgi. Non un talento puro, insomma, ma "uno come ce ne sono tanti". E invece...

    Come Aquaman, anche Saelemaekers si è rivelato un non-sfigato: tante piccole cose che conquistano allenatore, compagni e tifosi. Sempre in movimento, sempre pronto a sacrificarsi, raddoppiare, puntare, andare sul fondo col pallone, recuperare e pressare, guidato dalla voce di Pioli in panchina. Figlio della terra, il Belgio, che sforna fuoriclasse dai piedi vellutati e di un paese, Berchem-Sainte-Agathe, che ha dato i natali a uno duro e concreto come Jean-Claude van Damme: opposti che si attraggono, come l'uomo del faro e la regina di Atlantide. Due immagini, poi, sono emblematiche, per capire chi è il '99 belga: il recupero palla in scivolata nel secondo tempo contro la Lazio, il giocare con il sorriso. Sa dov'è, e questo lo rende felice. Sa cos'è il Milan, cerca di onorarlo. Non sarà il supereroe che fa sognare, ma quello che conquista sì. Come Aquaman: non sarà Batman o Superman, ma ha il suo perché. Del resto, lo dice il figlio di Atlanna: "​È fede. Non devi aspettarti di capirla. Devi solo averla".



    @AngeTaglieri88

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