Calciomercato.com

  • Sakor: 'Io juventino nel Milan di Svezia. Sogno un ritorno, mi ispiro a...'

    Sakor: 'Io juventino nel Milan di Svezia. Sogno un ritorno, mi ispiro a...'

    Vajebah Sakor, centrocampista 21enne norvegese, di origini liberiane, ed è di proprietà della Juventus, ma al momento è in prestito a Goteborg. Intervistato da Tuttosport ha raccontato: "Gol nell'ultima gara? Ci voleva, peccato aver perso. E’ la mia seconda rete con il Goteborg. La prima l’ho realizzata all’esordio, al primo pallone che ho toccato dopo 20" dall’ingresso in campo: un tiro dalla distanza. Il tecnico mi impiega come centrocampista box to box nel 4-4-2, è il mio ruolo preferito: i miei modelli sono Yaya Touré del City e Bakayoko del Chelsea. Se chiudo gli occhi, però, “rivedo” le magie che ho visto fare a Pirlo quando ero nella Primavera juventina e venivo aggregato alla prima squadra. Un esempio? Una volta Conte disse: “Il primo che segna vince”. E Pirlo segnò immediatamente con una conclusione dalla distanza".
     
    Un norvegese in Svezia come si trova?
    "Sono facilitato con la lingua, che è simile, e poi io parlo abbastanza bene anche francese, inglese e italiano. Fino ai 6 anni ho vissuto in Liberia, ma mi sento norvegese. Qua in Svezia sono praticamente a casa: da Goteborg a Oslo, dove vivono i miei, impiego tre ore in auto. E’ un’altra cosa rispetto a quando giocavo a Westerlo o nella Primavera della Juventus. Però... Dell’Italia ho nostalgia. Mi mancano la vostra pasta, qui sono tornato a mangiare pesce e patate come in Norvegia. E naturalmente il clima: in Svezia piove tanto, sta arrivando la neve e le giornate sono cortissime".
     
    Come è nato il prestito al Goteborg?
    "Grazie al mio agente, Mike Kjolo, molto noto in Svezia e Norvegia. Al Goteborg ho trovato quello che mi serviva per ripartire: ho giocato parecchio e riconquistato l’Under 21. E poi il Goteborg è un po’ come se fosse un Milan di Svezia: club con una grande storia che ultimamente sta trovando qualche difficoltà. Giochiamo davanti a 15 mila tifosi e contro il Malmoe si arriva a 25 mila... Qui ti abitui alla pressione".
     
    A gennaio andrà in prestito in un’altra squadra?

    "Da domenica all’8 dicembre sarò in vacanza, poi fino a Natale andrò in ritiro col Goteborg, al caldo. Con l’anno nuovo si vedrà: dipenderà dalle offerte, qui comunque sto bene"».
     
    Desideri?
    "Il sogno a lunga scadenza è la Juventus, però in ogni caso spero di arrivare a giocare in serie A. Fidatevi di me che sono stato in Norvegia, Svezia, Belgio e Olanda: il vostro è il Paese migliore per un calciatore. Io ormai sono un “norvegese italiano” e per tutta la vita avrò la Juve nel cuore. A Torino ho vissuto una bellissima esperienza, mi hanno insegnato a vincere. A fine carriera mi piacerebbe vivere in Norvegia ma possedere una casa per le vacanze in Italia, a Torino. La mia famiglia è juventina da sempre, non vi dico la felicità di mio fratello, tifosissimo di Nedved, quando fui acquistato dai bianconeri. Sì, in Norvegia la Juve ha molti fans".
     
    Più duri gli allenamenti in Italia o in Svezia?
    "In Italia, qua le doppie sedute non esistono... I miei compagni del Goteborg mi fanno molte domande sulla mentalità della Juve, sulla tattica della serie A".
     
    Ha avuto più problemi di razzismo in Italia o nel nord Europa?
    "Sinceramente non ne ho mai avuti, da nessuna parte".
     
    In Svezia cominciano a temere il playoff Mondiale con l’Italia della prossima settimana?
    "Sì, c’è grande rispetto per gli azzurri del ct Ventura".

    Altre Notizie