Finalmente ci siamo, Sinisa Mihajlovic domani sarà a Bogliasco, alle 14 la presentazione poi il primo contatto con la squadra e infine l’allenamento per iniziare a preparare la sfida con la Lazio. Un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia, dieci giorni di sosta per le Nazionali gettati via dopo l’esonero di Delio Rossi. La scelta è stata del presidente Garrone, meglio aspettare Sinisa che accontentarsi di altri. Tre giorni di tour de force aspettano il nuovo mister prima dell’esordio a Marassi dove dopo 15 anni ritroverà la tifoseria blucerchiata. Come sarà la sua Samp non è facile da ipotizzare. Mihajlovic partirà con la difesa a quattro per provare a blindare la porta di Da Costa e poi si inventerà qualcosa per dare un gioco dalla metà campo in poi alla squadra. Il passato parla di due ali larghe e offensive da affiancare ad un centravanti capace di finalizzare la manovra. Pozzi è l’unico nome che viene in mente nella rosa a disposizione visto che Gabbiadini ha ampiamente dimostrato di non essere un bomber.

Al centro del suo progetto ci saranno i giovani. Con Delio Rossi in molti non sono riusciti a fare il salto di qualità. La Samp spera che la cura Mihajlovic possa sortire effetti importanti sulla crescita della seconda rosa più giovane dell’intera serie A. Attraverso le prestazioni di Gabbiadini, Obiang, Krsticic e compagni passa il futuro immediato blucerchiato. Loro dovranno dare di più anche perché Mihajlovic non ha alternative, per cercarne ci sarà gennaio con un mercato che dovrà portare almeno due pedine importanti per dare al mister le carte giuste per salvare la Sampdoria. In cinque partite, quattro di campionato e una di Coppa Italia, il tecnico si farà un’idea di cosa serve alla squadra, poi incontrerà Osti, Pavone e Sagramola per stendere la lista dei nomi. Di sicuro alla Samp serve un bomber (i sogni sono Pazzini e Quagliarella) e un esterno sinistro. Due giocatori di alta qualità però potrebbero non bastare, possibile che il serbo chieda anche un uomo di qualità che possa far fare il salto di qualità alla squadra. Per i nostalgici c’è sempre il nome di Cassano...