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  • Samp, Mantovani attacca Ferrero: 'L'ultima persona che può parlare del Ravano'
Samp, Mantovani attacca Ferrero: 'L'ultima persona che può parlare del Ravano'

Samp, Mantovani attacca Ferrero: 'L'ultima persona che può parlare del Ravano'

  • Lorenzo Montaldo
Enrico Mantovani attacca Massimo Ferrero. Lo fa in maniera diretta, per un motivo 'collaterale' alla Sampdoria. La miccia che ha innescato le scintille tra i due è stato, come già successo in passato, il Torneo Ravano. Una rassegna per ragazzi genovesi e non, organizzata in passato dalla Sampdoria (e istituita da Paolo Mantovani) messa in piedi quest'anno dalla famiglia Mantovani, grazie al diretto interessamento delle figlie dell'indimenticato presidente blucerchiato.

Richiesto di un parere in merito al torneo, l'attuale patron doriano aveva commentato affermando di "averlo trovato peggiorato", e che l'anno scorso il torneo era stato "organizzato meglio". Frasi che hanno suscitato la pronta reazione della famiglia Mantovani, nella persona di Enrico, anch'egli presidente blucerchiato prima dell'avvento dei Garrone: "Il Ravano ha necessità d'amore, non solo da parte della nostra famiglia, ma da parte di chi ama la Samp. Questa nuova proprietà non sapeva niente del Ravano, e può anche essere comprensibile. Gli ho spiegato tutto. Perciò dico che l'ultima persona che può parlare del Ravano è il signor Massimo Ferrero".

Intervento non a difesa della sorella Ludovica: "I fatti parlano per lei" chiarisce Enrico a Il Secolo XIX "L'organizzazione è stata fantastica ma per giudicare un lavoro bisogna conoscerlo. Come fa una persona ad arrivare l'ultimo giorno, e in mezz'ora argomentare che sarebbe 'male organizzato'? Perchè non viene data a lui l'importanza che ritiene di meritare? L'ennesima dimostrazione di come non conosca il Ravano. Il Ravano è il mondo dei bambini e delle bambine. Gli adulti al Ravano vengono dopo, hanno sempre aspettato. Compreso mio papà".

Mantovani vuole escludere anche che le frasi siano state generate dalle voci circolate nei giorni scorsi su una possibile cordata interessata alla Sampdoria, guidata dallo stesso Enrico: "Spero proprio di no. Ci siamo parlati dopo quell'episodio, lui si ricorderà..."
 

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