Sampdoria:| Maxi Lopez è il simbolo della crisi
Sei sconfitte consecutive, ma Ferrara non rischia l'esonero. La via è tracciata, e Garrone non vuole assolutamente cambiarla. La crisi che ha inghiottito la Sampdoria sembra non finire mai, e il perfetto simbolo di questo periodo decisamente 'no' è Maxi Lopez. L'argentino non riesce più a fare gol: le ultime sue reti risalgono al 16 settembre, quando una sua doppietta fece volare i blucerchiati. Da quel giorno pochissime occasioni. Colpa sua ma non solo, perché la squadra non lo mette mai in condizione di rendersi pericoloso. Un momento difficile iniziato con la squalifica di due turni nel post-Torino per ingiurie contro l'arbitro, e proseguito con guai personali, come la rapina a mano armata subita in Argentina dalla sua famiglia. Poi sono arrivate le frecciatine del d.s. Sensibile, suo main sponsor in società, e la panchina di San Siro contro l'Inter.
Il biondo attaccante sembra non essere più lui. Ieri contro l'Atalanta ha tirato una sola volta in porta per poi passare novanta minuti a fare a sportellate con Manfredini e Stendardo senza riuscire una volta a vincere i duelli. La sua crisi va di pari passo con quella blucerchiata, che senza il suo bomber designato fa una fatica tremenda a mettere il pallone in rete. Arrivato in pompa magna, Maxi Lopez sembra aver perso anche un po' di entusiasmo. Sarà compito di Ferrara ora cercare di farlo di nuovo sentire importante, trovando la soluzione alla sterilità blucerchiata. Qualcuno lo vorrebbe sostituire con il giovane Icardi, e allora anche il futuro di Maxi è in bilico. La Sampdoria ha pagato al Catania 2,5 milioni di euro per il prestito, il diritto di riscatto è fissato a 6 milioni, e in questo momento appare difficile che l'operazione venga completata. Da quello che potrebbe essere l'acquisto più caro dell'intera gestione Garrone (padre e figlio), ci si aspetta molto di più.