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  • Samp, Pereira: 'Studio da Danilo con i prof Eder e Muriel'
Samp, Pereira: 'Studio da Danilo con i prof Eder e Muriel'

Samp, Pereira: 'Studio da Danilo con i prof Eder e Muriel'

"Pensate quanto sono fortunato: sono venuto alla Samp per crescere, dovevo fare il ritiro con la prima squadra e dopo dovevo giocare in Primavera. E invece eccomi qui". Il giovane terzino portoghese della Sampdoria, Pedro Pereira ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "All'esordio c'era solo una cosa che contava: la squadra aveva bisogno di me e io ero pronto a fare il massimo per aiutarla. Ho provato molta emozione, ma nessuna paura". 

"Ho marcato Iago Falque e Perisic, veri campioni. Ma non ho avuto paura: mi alleno tutti i giorni contro Muriel ed Eder, difficile trovare avversari più pericolosi. Anch'io conto molto sulla velocità. Proprio perché sono rapido, da ragazzino al Benfica mi spostarono dal centrocampo alla difesa. Qui ad ogni allenamento inseguo Eder e Muriel cercando i raggiungerli. La scuola è finita in Portogallo. Qui voglio prendere lezioni di italiano, ma poi devo pensare soprattutto a giocare. La mia vita non è cambiata poi molto: vivo con mio padre Antonio, che quasi tutti i giorni mi porta al campo. Altrimenti mi dà un passaggio Fernando. Anche in Portogallo contavo su mio padre: tutti i giorni mi portava da casa nostra, nell’Alentejo, a Lisbona, un’ora e 20 minuti di strada. Lui è stato anche il mio primo allenatore quando ho cominciato a giocare. Mia sorella Maria e la mia ragazza Bruna vengono ogni quindici giorni. Mia madre Isabel è stata qui durante l’estate. Nel tempo libero guardo film e, come tutti, gioco con Playstation o Wii, naturalmente sempre a calcio. Spesso cucino io, niente di speciale, piatti portoghesi, soprattutto carne". 

"Zenga mi ha parlato in inglese, rendendomi le cose più semplici. Quando non capivo un esercizio o un movimento, poi, c’era sempre un compagno pronto a spiegarmi, a mostrarmi le cose. Qui si fa tutto con un ritmo diverso e soprattutto si impara a difendere. Bello, era proprio quello che volevo. Da portoghese adoro Cristiano Ronaldo, ma per questioni di ruolo mi ispiro maggiormente a Danilo, il brasiliano appena arrivato al Real Madrid. Come tutti sogno la nazionale maggiore, ma per quella c’è ancora tempo. Ora nel mio ruolo ci sono giocatori fortissimi pure tra i giovani emergenti, penso a Joao Cancelo del Valencia o a Semedo del Benfica. Un giorno, chissà... Recentemente sono stato convocato con l’Under 18 e abbiamo vinto un torneo in Svezia". 

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