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  • Sampdoria, Soriano: l'emigrante... al contrario

    Sampdoria, Soriano: l'emigrante... al contrario

    • Matteo Oneto

    Il campionato italiano si impoverisce mercato dopo mercato. A Parigi gongolano per il baby Verratti e i super acquisti Thiago Silva e Ibrahimovic, mentre in Italia si leccano le ferite per un talento 'scappato' e i due fuoriclasse che hanno lasciato il Milan orfano di spettacolo e risultati. La strada è quella di puntare sui giovani, e tra questi, nella Sampdoria, c'è qualcuno che anni fa prese la decisione inversa rispetto a tutto il panorama calcistico nazionale. Roberto Soriano ha origini italiane chiarissime, la famiglia si trasferì poco prima della sua nascita in Germania, e lì il bimbo scoprì il suo talento nel dare calci ad un pallone. Le sue qualità furono notate subito dal Bayern Monaco, che scelse nel 2006 di portarlo nella sua fabbrica di stelle, a soli 15 anni. Qui Roberto Soriano è cresciuto al fianco di baby fenomeni del calibro di Toni Kroos, ma continuando a sognare il ritorno in Italia.

    Nel 2009 Beppe Marotta si mosse in anticipo su tutti e riportò nel 'suo' Paese questo centrocampista emigrante di ritorno. La trafila è stata la stessa di tutti: un anno di Primavera da trascinatore, poi l'approdo in serie B all'Empoli. Tante presenze e la sensazione che la maturazione fosse un po' più lenta del previsto. La grande occasione per lui e per molti suoi ex compagni di Primavera arrivò con la discesa all'inferno della Sampdoria. Su di loro puntarono i blucerchiati per tornare subito nella massima serie. Alla fine la promozione è arrivata, ma Soriano ancora una volta è rimasto ai margini, giocando poco nonostante il grande impegno e le buone prestazioni quando era stato chiamato in causa. Ma sui giovani la Samp punta ancora e Soriano, spesso convocato in Under 21, ora può essere il centrocampista giusto per il 4-3-3 di Ciro Ferrara. La permanenza di Poli gli ha un po' tarpato la ali ma ora che l'ex Inter è fermo ai box, Roberto Soriano è pronto a fare vedere che la sua scelta è stata giusta. C'è chi dall'Italia scappa e chi da emigrante torna con i sogni di gloria nei piedi.

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