Samp: uova, patate e schiaffi 'Vergogna, andate a lavorare'
Genova. Uova, patate, schiaffi, insulti e l’immancabile: “andate a lavorare, vergogna!” con contestazione a tutti, mister Atzori e società in testa. I giocatori della Sampdoria reduci dalla pesante sconfitta in trasferta con la Nocerina (4-2) sono stati accolti con fischi, insulti e lanci di uova, patate, spintoni e schiaffi dai tifosi che li attendevano all’aeroporto Colombo.
La squadra è arrivata intorno alle 21 e ha trovato un gruppo di tifosi infuriati ad accoglierla. I cori di «conigli, conigli» e le accuse di scarso impegno sono proseguiti finché Palombo è sceso a parlare con i tifosi, senza riuscire del tutto a calmarli. Fortemente contestato anche l’allenatore Gianluca Atzori, il cui rapporto con la Sampdoria sembra arrivato alla fine. Il pullman della Samp, con a bordo solo tre o quattro giocatori, ha lasciato l’aeroporto scortato dalla polizia, mentre gli altri blucerchiati si sono allontanati da altre uscite secondarie dop o che la polizia, vista la situazione, aveva fatto rientrare la squadra in tutta fretta in aeroporto.
La CONTESTAZIONE E ASSEDIO AL PULLMAN © riproduzione riservata
Esasperati e arrabbiati i tifosi della Sampdoria non hanno digerito la disfatta contro la Nocerina. La contestazione è stata pesante. Al lancio di uova e ortaggi sono seguiti cori si di insulti, contro il mister Atzori, il più contestato, e contro giocatori e la società. Due pattuglie della polizia, che presidiavano lo scalo, hanno fatto rientrare in tutta fretta la comitiva blucerchiata all’interno. Poi il coro: «Conigli, conigli».
l’INTERVENTO DELLA POLIZIA
A subire la contestazione maggiori i quattro calciatori (tra loro Palombo) che erano già usciti e che hanno pure preso uno schiaffone e un cazzotto. La presenza degli agenti, presi in contropiede (due pattuglie), non è stata sufficnte per arginare i contestatori ed evitare la malaparata ai quattro giocatori.
Palombo, come sempre, ci ha messo la faccia ed ha parlato con i tifosi. la risposta è stata lapidaria: «parlare non serve, andate a lavorare, sono mesi che vi comportate in modo indecente, vergogna».