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  • Basket, terme e investimenti: alla scoperta del fondo da 20 miliardi che vuole la Samp

    Basket, terme e investimenti: alla scoperta del fondo da 20 miliardi che vuole la Samp

    • Lorenzo Montaldo
    A Genova ultimamente si parla di fondi di investimento come mai era successo nella storia recente della città. Il merito è ovviamente della Sampdoria, e delle voci che danno il club blucerchiato nel mirino di alcuni investitori statunitensi. Il gruppo intenzionato ad utilizzare Vialli come uomo immagine e in futuro possibile presidente della squadra doriana, adesso ha anche un nome: si tratterebbe dello York Capital, un colosso del settore.

    Lo York Capital era stato accostato anche ad un'altra squadra, il Palermo. Recentemente però si sarebbe defilato dalla situazione rosanero, non convinto dallo stato dei conti del club siciliano. Già ma da chi è composto e di cosa si occupa questo fondo speculativo? Lo York Capital è stato fondato nel 1991 da Jamie Dinan, ha la sua base operativa a New York con filiali a Londra e Hong Kong e vanta circa 20,5 miliardi di dollari di patrimonio divisi tra i vari assets. Nel 2012 è stato addirittura inserito in una speciale classifica come il 20° fondo più grande al mondo. 

    Lo York Capital non ha un indirizzo preciso per quanto riguarda gli affari. Si dirige dove vede possibilità di guadagno, creando flussi 'ad hoc' modellati sul tipo di investimento: attualmente sono sette fondi a creare la galassia York Capital, divise in tre aree organizzative diverse: “Global Multi-Strategy”, “Regional Multi-Strategy” e “Distressed Opportunities”. La strategia attuata da York Capital in economia è chiamata dell'Event-Driven: in sostanza, si tratta di sfruttare alcune opportunità nate dall'incertezza nella vita delle aziende, specialmente a seguito di eventi significativi. In caso di un ingresso nel mondo del calcio italiano non ci sarebbero neppure problemi dal punto di vista delle garanzie bancarie, perchè nel 2010 il Credit Suisse ha acquistato il 30% delle quote per un valore complessivo di 425 milioni di dollari. L'hedge fund si occupa anche di sport, e più in particolare di basket, avendo comprato i ​Milwaukee Bucks in NBA. Interessante la gestione della franchigia, cresciuta in maniera graduale nel corso degli anni, aumentando ricavi e ottenendo di pari passo risultati sportivi. Attualmente è prima nella Eastern Conference, mentre nelle ultime due stagioni è stata eliminati al primo turno dei play off.

    In Italia, il fondo ha investito in ambiti variegati ed eterogenei. Ha rilevato ad esempio il complesso delle terme di Saturnia, e aveva manifestato interesse anche per il bando dello stabilimento termale di Montecatini. York Capital ha investito però anche nel settore immobiliare, sul lago di Como e più in generale in Lombardia, specialmente a Milano, dove si incaricherà della riqualificazione edilizia dell'area di Porta Vittoria. Ad interessare particolarmente i tifosi blucerchiati però sono le operazioni portate a termine nell'area di Genova.

    Nel capoluogo ligure il nome dello York Capital è già comparso più volte. Lo scorso anno si è assicurato un importante complesso immobiliare all'ombra della Lanterna, mentre a maggio si era diretto su una questione che il fondo padroneggia con dimestichezza, quella dei cosidetti 'crediti incagliati'.​ E' una situazione che si verifica quando la banca ha un'esposizione con soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà nel pagamento, che però si prevede possa essere rimossa. Era il caso ad esempio della Carige, che si era ritrovata in tale posizione nei confronti della Marina di Genova, porto turistico nel ponente della città. Ballava un debito di 90 milioni, e lo York Capital presentò un'offerta in merito. Ad occuparsi dell'istituto di credito genovese all'epoca era Paolo Fiorentino, da pochi mesi vicepresidente vicario della Samp. Un collegamento che ha fatto suonare più di qualche campanello nei tifosi blucerchiati più attenti. 

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