Troppo brutta per essere vera nel derby ed esplode la crisi in casa Sampdoria. La batosta si fa sentire in tutto l’ambiente: i tifosi contestano in maniera dura ma molto civile, come sempre, il presidente sale a Bogliasco per confrontarsi con Delio Rossi e Gastaldello e decide di seguire la squadra a Trieste per la sfida contro il Cagliari. I venti della crisi spirano forte e il cambiamento è nell’aria. Il 3-5-2 messo in campo in questo modo non funziona. In attacco la Samp è sterile come poche squadre in Italia, le fasce sono fino ad ora state presidiate da due difensori puri, il centrocampo è una barriera che imposta ma non ha le idee per offrire sponde ad Eder e Gabbiadini, insomma si corre troppo indietro e poco vanti. Dalla crisi si esce con le idee e con più coraggio. Delio Rossi dovrà tornare ad essere quello di una volta, se non del tutto zemaniano almeno maggiormente propenso alla fase offensiva. Il tecnico studia il tridente offensivo che regalerebbe opportunità a chi per ora non ne ha avute.

Gabbiadini sarà il punto di riferimento, difficile vederlo convivere per novanta minuti con Pozzi e quindi rimarrà l’ex Bologna il centravanti. Alle sue spalle però qualcosa cambierà. Sarà la grande occasione di Sansone, unico uomo di vera fantasia in rosa con quelle caratteristiche (tiro, ultimo passaggio, propensione al gol) che troppo sono mancate nel derby. Lui da solo non basterà. E allora altra chance per Bjarnason, questa volta spostato dieci metri avanti per far valere il fisico e la sua capacità di inserimento. Volti nuovi anche in altri reparti, Regini a coprire tutta la fascia è un pesce fuor d’acqua ed ecco che l’acquisto lampo Barillà potrà esordire, ancora da capire se da centrale di centrocampo o da esterno puro. Con Palombo in dubbio anche Salamon potrebbe vestire per la prima volta la maglia blucerchiata. Chi lo vede spesso in allenamento giura che sia pronto e più utile nel ruolo rispetto al numero 17. Dalla crisi si esce con il coraggio e con le idee, Delio Rossi ne sta studiando di nuove, tornando all’antico e puntando su chi ancora nella Sampdoria ha trovato poco spazio.