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  • Sampdoria| Di Carlo: 'Mai accontentarsi'
Sampdoria| Di Carlo: 'Mai accontentarsi'

Sampdoria| Di Carlo: 'Mai accontentarsi'

  • M.O.

'Dove non c'è stress, lo creo'. Mimmo Di Carlo è in giacca e camicia seduto al tavolo della sala riunioni della società, a Corte Lambruschini, ma con la testa sta già al preliminare Champions League del 17 agosto. 'Quando sono arrivato a Verona, nei primi dieci giorni, i giocatori mi davano del matto. Dove c'è del negativo io respiro, se uno mi dice che non riesco a fare una cosa, allora iniziano a venirmi gli stimoli, la voglia'.

Signor Di Carlo, mi sembra già più che pronto.
'Certo, io guardo sempre avanti. Quando vinco una partita me la dimentico subito. Penso alla prossima. Forse è un po' anche un limite. Non riesco mai a godermi le cose, ad assaporarle. Però è da una vita che faccio così. Le partite vinte cerco di trasformarle un po' in sconfitte. Quando perdi hai voglia di rifarti'.

Non le sembra troppo?

'No, perché il difficile, dappertutto e non solo nel calcio, è confermarsi. Secondo me pensare di avere perso un po' è il modo migliore di preparare la prossima vittoria. Mai accontentarsi. E qui questo senso ce l'ho io e ce l'ha tutto lo staff'.

Per arrivare dove?
'Tutto è possibile, tutto è possibile. Le strade sono tante. Ma se imbocchi quella giusta allora puoi andare avanti bene, benissimo. Mai guardarsi dietro'.

Lei è partito da lontano, soprattutto da calciatore. Quanto conta la gavetta?
'Tanto. A me ha dato la certezza che il lavoro paga. Io ho sempre visto che chi fa sacrifici va avanti. Non è che gli altri non li facciano, li fa anche chi non ha fatto la gavetta, però è diverso'.

Esempio di giocatore che vuole sacrificarsi?

'Mantovani, Sorrentino. Loro vogliono arrivare, se lo sono messi in testa. Arriveranno'.

Li vorrebbe portare da Verona a Genova?
'Chiaramente non parlo di mercato'.

Neanche in uscita? Ci sono tante voci che riguardano Palombo e Pazzini, ad esempio...
'Io parlo da allenatore. E dico che di qua non può andare via nessuno. Nessuno. Cassano, Palombo, Pazzini, Ziegler eccetera. Non può andare via nessuno se vogliamo, come vogliamo, riconfermarci e migliorarci'.

Migliorarci?
'Io sono fiducioso. La società ha sempre fatto bene in questi anni e secondo me adesso vuole dare continuità. La cosa difficile di cui dicevo prima'.

La Samp è arrivata quarta…

'Per ripetere risultati del genere è importante che si verifichino una serie di cose. La squadra deve avere voglia e team spirit, come dice Vialli. Lo spirito di squadra può darti dodici punti'.

Perché dodici?
'Conto quattro vittorie. Quattro vittorie che magari non riuscivi ad agguantare perché non stavi benissimo, perché la partita andava così. Lo spirito di squadra può dartele. Poi c'è l'ambiente'.

Quello blucerchiato dicono non sia così male.
'La tifoseria è straordinaria. Da Marassi se ne devono andare tutti senza punti. Una squadra, per riuscire a fare punti, deve fare i miracoli'.

(Il Secolo XIX)


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