Quattro gol in sette partite firmati da Lopez (rigore), Munari (corner), Eder (punizione), e Sansone (finalmente su azione). Gol utili al 50% perché solo le reti di Eder e Sansone hanno fruttato un punto a testa e due pareggi con Genoa e Bologna. Dunque, la Samp che oggi, alla famelica ora di pranzo, affronterà l'Udinese è una squadra che non sa più vincere perché non sa più segnare. Da quando, accadde il 3 marzo scorso, la vena del miglior attaccante, Icardi, si è esaurita, i blucerchiati fanno una fatica bestia. Anche a giocare.

Spesso sono finiti sotto accusa i centrocampisti, ma il problema è soprattutto là davanti dove Lopez e Icardi, molto più di Sansone ed Eder non riescono a trattenere il pallone e a far salire i compagni. Si tratta di un problema enorme che condiziona tutta la squadra. La qualità migliore di Icardi non è mai stata quella di coprire il pallone per far avanzare i compagni, per intenderci alla Vieri, Toni, Bonazzoli o Bazzani. E' un lavoro che sa fare, ma lui è formidabile soprattutto quando parte in profondità e apre le difese avversarie, le quali però hanno iniziato a conoscerlo e a cercare di prevenirlo, non facendolo girare e magari anche picchiandolo per bene. Nello stesso periodo l'argentino ha iniziato ad accusare la fatica (ricordiamoci che sino all'anno scorso giocava in Primavera) e poi il fatto di essere ormai dell'Inter può aver influito a livello mentale.

Rossi però ha bisogno delle sue punte e così oggi ripartirà dalla coppia titolare: Icardi ed Eder. Chiederà ai due di ritrovare quella fame che avevano (soprattutto l'argentino) prima della sosta. Quella stessa fame di gol che ha l'avversario numero uno di oggi, Antonio Di Natale, 35 anni e 253 reti in una carriera strepitosa che come marcatore ebbe inizio 16 anni fa nell'Iperzola. Non si tratta di un hard discount, ma della squadra di Vignola, la città delle ciliegie a proposito delle quali si ricorda che una tira l'altra.