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    Sampdoria, Ferrero: 'Sono un presidente operaio, non prendo soldi. I tifosi mi amano'

    Sampdoria, Ferrero: 'Sono un presidente operaio, non prendo soldi. I tifosi mi amano'

    Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, reduce dalla sconfitta allo Stadium contro la Juventus e da una giornata a Milano densa di impegni per quanto riguarda il calciomercato, è stato ospite di Tiki Taka rilasciando alcune dichiarazioni. 

    Il Viperetta è partito dalla celebre frase sul presidente 'operaio': "Sono un presidente operaio perché mi faccio un mazzo così, predo il treno in seconda classe. Non prendo uno stipendio, non prendo soldi" ha detto il numero uno di Corte Lambruschini che, per la verità, percepisce regolare ​regolare guiderdone da "euro 1.140 migliaia quale remunerazione dell'Amministratore delegato" come regolarmente scritto sul bilancio societario 2019.

    Il numero uno di Corte Lambruschini si è poi lanciato anche in una disamina sul Coronavirus e sulla questione degli stadi chiusi: "Questo Covid cura il corpo e uccide le menti. C'è la gente dagli psicologi perché ha paura del virus". C'è stato poi spazio anche per il mercato: "La Sampdoria non l'ho indebolita, fare mercato è complesso perché c'è una percentuale del 75% di giocatori invenduti in Europa. Linetty era in scadenza e non voleva rinnovare, era pronto e Giampaolo se l'è preso. Poi ho fatto un favore al Torino, gli ho prestato Murru" ha aggiunto l'imprenditore romano.

    In chiusura, c'è stato anche spazio per un commento sul rapporto con la tifoseria della Sampdoria: "La tifoseria mi ama, se non dice nulla è perché mi considera, se mi dice di tutto invece è dovuto al fatto che mi ama. Perché non mi candido a Sindaco di Roma? E' una buona idea" ha concluso Ferrero.

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