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  • Sampdoria, Giampaolo: 'Non voglio presunzione, ma il salto di qualità'

    Sampdoria, Giampaolo: 'Non voglio presunzione, ma il salto di qualità'

    • Lorenzo Montaldo
    Archiviato lo strepitoso successo con il Milan, per la Sampdoria è già tempo di una vera e propria prova di maturità. Domani sera i blucerchiati faranno visita ad un'Udinese ferita e acciaccata, e per questo motivo ancora più pericolosa. Nel contempo, però, la gara di domani è uno di quei match che consentono a una formazione di 'alzare l'asticella' un po' più in alto.

    Lo sa bene anche Marco Giampaolo, che ha sottolineato questo particolare in conferenza stampa: "Le partite si preparano in due modi che vanno di pari passo, dal punto di vista tecnico e da quello mentale. Questa settimana ho lavorato molto di più sull'aspetto mentale e delle motivazioni, senza tralasciare gli altri elementi. E' un'occasione per la Samp per uscire dalle situazioni che si ripetono dopo aver battuto avversari importanti, se la partita successiva ti stimola meno si rischia di fare un passo indietro. Dobbiamo fare un salto di qualità nell'atteggiamento mentale, non giudicherò la squadra in funzione del risultato ma farò una valutazione dell'approccio" ha detto il tecnico doriano ai giornalisti.

    "Quella con l'Udinese una gara difficilissima" prosegue il tecnico, come riporta Sampdorianews.net "troviamo una squadra che è stata una settimana in ritiro e gioca una partita da dentro o fuori. Sarà concentrata e con un livello agonistico alto, noi dovremo essere bravi non solo sul piano tecnico ma sull'attivazione mentale, dovremo essere subito pronti. Questo è il salto di qualità che mi aspetto. A Verona non abbiamo giocato male, ma non abbiamo capito quali erano le linee per mettere in difficoltà l'avversario. Non è stato un problema mentale ma tecnico. Samp-Milan? Queste partite ti devono dare la convinzione di potercela fare, i nostri esami non finiscono mai. Il 20 maggio tireremo le somme. Non voglio vedere nemmeno un pizzico di presunzione, il Presidente dice sempre "vola basso e schiva il sasso", dobbiamo farlo tutti. I giocatori devono avere l'ambizione di migliorarsi sempre ma senza mai cadere nella presunzione. Queste piccole cose fanno la differenza."

    Inevitabile parlare anche dei singoli, ed in particolare del grande ex di giornata, Duvan Zapata: "I calciatori delle piccole rivincite le cercano sempre, a volte si attaccano certe etichette che possono portare ad avere qualche motivazione in più. Ferrari ha fatto una buona partita. Non avendo la caratteristica del marcatore che ha come punto di riferimento soltanto l'avversario, è uno che riesce a capire subito. Per me Ferrari è un titolare, come lo è Regini, anche se poi posso farne giocare solo 11. Linetty, Caprari, Sala, non hanno giocato ma sono titolari, anche Alvarez e Verre sono potenziali titolari. Ho grande stima anche di Andersen e Capezzi, poi ci sono altri che vanno stimolati, 25 giocatori sono 25 teste diverse."

    Chisura dedicata a Viviano, che conta i giorni prima del rientro: "Sta lavorando, qualche giorno meglio, qualche giorno con qualche acciacco, sono cose che fanno parte del recupero".

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