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    Sampdoria InterRail

    Il progetto Erasmus della Sampdoria è alla sua seconda tappa. Dopo Oporto la scorsa settimana, stasera si parla spagnolo: Barcellona, capitale a suo modo. I blucerchiati non incrociano gli azulgrana, voleranno più basso, ad altezza Espanyol, quattro Coppe del Re in bacheca. Si gioca a orario post tapas (fischio d’inizio alle 21.45) e siccome è in palio il trofeo Fernando Lara se i 90 minuti termineranno con le squadre in parità si calceranno i rigori. A notte fonda potrebbe esserci il risultato finale. Per chi non lo sapesse, Erasmus trae il nome dal teologo da Rotterdam, appassionato viaggiatore ma è anche un acronimo che sta per European Region Action Scheme for the Mobility of University Students. Fosse socceroos al posto di students, potrebbe valere anche per i giocatori blucerchiati che quest’anno devono frequentare l’università europea del calcio, la Champions League, esordio doriano il 17 o 18 agosto con la gara d’andata del preliminare.

    Se gli studenti dell’Erasmus girovagano per l’Europa con l’obiettivo di assimilare altre culture e diventare competitivi nei rispettivi settori di appartenenza, gli studenti blucerchiati devono utilizzare questi viaggi (il terzo, la settimana prossima sarà a Colonia e si parlerà tedesco) per acquisire competenze calcistiche. Dalle amichevoli organizzate dalla dirigenza Samp i calciatori possono trarre una serie di benefici. I primi sono di natura fisica e tecnico-tattica: giocando contro squadre di caratura internazionale si mettono a punto le proprie capacità atletiche e calcistiche. Altri benefici sono anche di carattere “culturale”. Il giocatore messo a confronto con queste formazioni impara a conoscerle in gare senza punti per poi sapere come affrontarle nelle partite che conteranno (parecchio, il preliminare vale più di dieci milioni di euro). Questo perché tra i giocatori della rosa attuale sampdoriana non è che vi sia gran esperienza internazionale.

    Dei 28 giocatori che fanno parte del ritiro a Moena, 7 non hanno mai disputato neppure uno spezzone di gara nelle coppe europee: Bianco, Cacciatore, Fiorillo, Pedro, Poli, Rossini e Volta (peraltro Bianco e Pedro non sono partiti per Barcellona insieme a Foti, Da Costa non ancora tesserato e Accardi infortunato). Soltanto 7 possono vantare almeno una presenza in Champions League (inclusi preliminari), con Cassano che è il più “ esperto” grazie alle 24 presenze e 5 reti segnate, collezionate tra Roma e Real Madrid. Gli altri 6 giocatori ad avere esperienza nella massima competizione europea per club sono: Curci (1 presenza con la Roma), Stankevicius (2 con il Siviglia), Sammarco e Semioli (rispettivamente 1 e 2 presenze con il ChievoVerona, ma il primo è infortunato), Tissone (1 con l’Udinese) e Pazzini (4 con la Fiorentina). In Champions League le presenze complessive della rosa blucerchiata sono 35, con 5 gol segnati, tutti da Cassano.

    Se si prendono in considerazione tutte le coppe europee, invece, i blucerchiati sommano 200 presenze e 19 gol, Champions inclusa: Cassano è ancora primatista con 39 presenze e 12 reti. Dopo Cassano, come si vede, il più esperto è Giampaolo Pazzini. Di Carlo si aspetta molto dal rientro del proprio centravanti e l’altro ieri lo ha messo sotto grazie al suo secondo Murgita. Al termine dell’allenamento, una serie infinita di tiri in porta da tutte le posizioni. Destro, sinistro, con cross dalla trequarti, dalla bandierina, dalla linea di fondo a rientrare, bassa, alta, palla pulita, sporca. «Non è che il pallone arrivi sempre perfetto eh, Giampaolo» diceva Murgita, e dài con passaggi a effetti improbabili. Pazzini è parso in ottima forma, come al solito straordinario nel reperire in tempi brevissimi il modo migliore per coordinarsi e battere a rete. In porta, Vincenzo Fiorillo che si è difeso bene. Al bombardamento hanno poi partecipato Poli e Padalino. Vedremo in campo il secondo, nella formazione iniziale, mentre Poli sembra destinato a partire dalla panchina.

    Se le indicazioni dell’ultimo allenamento sono esatte, la Sampdoria scenderà in campo con il solito 4-4-2: Curci; Cacciatore, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Padalino, Palombo, Dessena, Mannini; Cassano, Pazzini. Sulla carta la Sampdoria è più forte e dovrebbe imporsi. L’Espanyol (che ha tra i suoi De la Pena, Datolo e Osvaldo) ha terminato undicesimo il campionato scorso e presenta la gara di stasera con gran pompa: “La Sampdoria, un rival de Champions pel Ciutat de Barcelona”. Lo studente Erasmus avrà già riconosciuto il catalano. 

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