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  • Sampdoria, Kownacki: 'Nuovo Schick? No, ecco perchè. Vorrei giocare di più, ma mi fido di Giampaolo'

    Sampdoria, Kownacki: 'Nuovo Schick? No, ecco perchè. Vorrei giocare di più, ma mi fido di Giampaolo'

    • Lorenzo Montaldo
    Non chiamatelo 'nuovo Schick'. Il ruolo è simile, l'impatto con la Serie A anche, ed è la stessa squadra che li ha portati in Italia, la Sampdoria. Ma Dawid Kownacki non si riconosce nel paragone che in molti fanno tra l'attuale numero 99 blucerchiato e il suo predecessore, quello che indossava il numero 14: "Con tutto il rispetto io vorrei essere solo il nuovo Kownacki. Ho visto molte gare di quando Patrik era alla Samp e trovo fosse in tutto diverso dal sottoscritto in fatto di carattere, caratteristiche e anche abilità tecniche" ammette lo stesso attaccante polacco a Il Secolo XIX. "Non voglio certamente dire che sono meglio io, sai chiaro, Patrik è fortissimo, dico che siamo diversi e io voglio essere Dawid Kownacki ed essere giudicato dai tifosi solo per quello che farò in campo. Il gol all'Inter? Ero nel posto giusto ed è andata bene nonostante di fronte avessi un portiere grandi come Handanovic. Amazing, pazzesco. Sia durante la partita, appena me ne sono reso conto, sia dopo quando l'ho rivisto in tv, avevo i brividi. Peccato solo aver perso la gara, non mi sono potuto godere del tutto quella soddisfazione così forte".

    Giampaolo lo sta utilizzando con il contagocce, un po' come fatto a suo tempo con l'illustre predecessore: "Certo, vorrei giocare sempre e giocare di più. Però conosco la mia posizione nella gerarchia degli attaccanti e va benissimo così. Questa è la stagione in cui devo studiare, capire e farmi trovare ponto. Tutti vorremmo sempre giocare, è normale. Però ripeto, so qual è la mia posizione alla Samp e se il mister mi dice che devo fare 5 minuti, faccio 5 minuti. Nessun problema. Ho vent'anni, penso di dover migliorare in tutto - prosegue Kownacki - La cosa principale è giocare con le spalle alla porta. In Polonia ero abituato a giocare quasi solo fronte alla porta ma qui in Italia è molto diverso. Un pensierino ai Mondiali? Certo che lo faccio, è il mio sogno ma per poterlo anche solo sognare devo fare bene nella Sampdoria, bene nell'Under 21, meritarmi lo spazio in campo, se possibile segnare, e magari chissà che un sogno così grande non si possa anche realizzare. Impatto con Genova? Mi sento molto bene qui - conclude il centravanti - mi piace vivere a Genova"

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