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  • Samp, la lettera polemica di D'Aversa: 'Amaro arrivederci, non sono bastati un derby e la media salvezza'

    Samp, la lettera polemica di D'Aversa: 'Amaro arrivederci, non sono bastati un derby e la media salvezza'

    L’ex allenatore della Sampdoria Roberto D’Aversa saluta Genova. Il rapporto tra l’allenatore e il mondo blucerchiato si è interrotto ieri, con la comunicazione ufficiale dell’esonero da parte della società doriana, e il tecnico ha voluto scrivere una lettera, affidata a Il Secolo XIX, per ringraziare il pubblico e spiegare il suo punto di vista.

    “È stato un inizio anno 2022 molto difficile. Pensavo che le vicende interne al mondo Samp dello scorso dicembre ci avessero compattati, migliorati: invece no. Tre partite e tre sconfitte: male, ma con ancora molte avversarie dietro di noi e un lungo cammino per risalire la china” ha scritto D’Aversa. “Un girone di andata pieno di imprevisti e difficoltà chiuso comunque con 20 punti, oltre la media salvezza, un derby vinto largamente e con merito e due passaggi di turno in Coppa Italia non sono bastati, evidentemente, per restare l'allenatore della Sampdoria che, tra Covid, squalifiche, infortuni e indisponibilità varie non è mai potuta scendere in campo con la ‘mia’ formazione tipo. E, aggiungo, non è mai scesa in campo con il totale supporto dei suoi straordinari tifosi, sempre di meno a causa delle limitazioni Covid e forse anche meno affezionati di un tempo, viste le presenze, ma meglio chiamarle assenze, nelle ultime due partite a Marassi. Dovevo anche io dare qualcosa di più. In termini di gioco e risultati. Assieme allo staff ho dedicato tutto il mio tempo e le mie energie, anche navigando a vista in piena notte. Da solo, con il mare in tempesta, come prima di alcune partite, in particolare prima di Salerno". 

    "Speravo di farcela, ma non mi è stato concesso
    , per ironia della sorte proprio nei giorni in cui il calciomercato avrebbe potuto venirci incontro per limitare alcune lacune e indisponibilità, migliorare la rosa. Oggi mi guardo intorno e vedo l'orizzonte. La solitudine è spesso come il vento, che allontana nuvole e pensieri negativi. Scendo dalla nave, ma dico ai marinai di ripensare alle loro virtù e alle belle partite giocate e vinte con la gloriosa maglia blucerchiata: tornate a dare il 120 per cento. Ringrazio Genova, la Sampdoria e i suoi tifosi, auguro a tutti le migliori fortune e lascio con un amaro e dispiaciuto ‘arrivederci’.” conclude.

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