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  • VIDEO Sampdoria: Mihajlovic si presenta citando Kennedy

    VIDEO Sampdoria: Mihajlovic si presenta citando Kennedy

    Sinisa Mihajlovic è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa in qualità di nuovo allenatore della Sampdoria.

    In apertura c'è stato l'intervento telefonico del presidente Edoardo Garrone: "Per me è motivo di orgoglio avere Sinisa, il cui ricordo da sampdoriano è emozionante. Mi dispiace non essere presente, ma avevo impegni di lavoro improrogabili. Mihajlovic avrebbe voluto aspettare sabato per fare la presentazione assieme a me, ma le priorità di voi giornalisti vengono prima a mio dire. Domenica tornerò a Marassi dopo un periodo di assenza, perché nei momenti di difficoltà l'unità di intenti è una ricetta giusta per fare meglio. Voglio esprimere stima e apprezzamento al Presidente della Federcalcio serba per la disponibilità a quest'operazione. Un grosso in bocca al lupo al nostro nuovo allenatore per un lavoro difficile, per una sfida che un leader vero come lui affronterà con determinazione e forza, come sempre nella sua carriera".

    Poi è stata la volta del tecnico serbo, entusiasta per questa nuova avventura:

    "Per me è una gioia grande essere nuovamente qui e sentirmi a casa. Vedo alcuni volti conosciuti, ma quello che conta è sentire un'aria famigliare. Voglio spiegarvi i motivi del mio ritorno a Genova, e mi faccio aiutare da un grande personaggio storico, John Kennedy, di cui domani ricorreranno i 50 anni dalla morte. Gli prenderò in prestito tre frasi per farvi capire cosa dirò alla squadra: quando è diventato Presidente ha detto: "Non chiedetevi cosa possa fare il vostro Paese per voi in questo momento, ma chiedetevi cosa possiate fare voi per il vostro Paese". Abbiamo 30 giocatori a cui non manca nulla, in Serbia ci sono ragazzi che lavorano senza stipendio. Nella mia squadra non si potrà parlare di contratti e obiettivi personali, di mercato, di futuro o passato: qua c'è solo il presente, la Sampdoria e il suo bene".

    Sulla salvezza: "Sono convinto che ci salveremo, e per farlo dovremo giocar bene".

    Sull'addio alla Serbia: "Grazie alla mia Federazione, che ha cercato in tutti i modi di trattenermi ma poi ha capito e mi ha lasciato andare. Ho avuto la sfortuna di non essere qui da subito per via degli impegni con la Nazionale serba".

    Su Mancini: "Siamo come fratelli, ci conosciamo da vent'anni. Ci siamo confrontati su questa possibilità e nessuno dei due ha avuto alcun dubbio".

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