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  • Sampdoria, parla Vieira: 'Sono pronto, voglio ritagliarmi uno spazio qui'

    Sampdoria, parla Vieira: 'Sono pronto, voglio ritagliarmi uno spazio qui'

    • Lorenzo Montaldo

    Domenica Ronaldo Vieira avrà un compito davvero stimolante: dovrà sostituire, nel cuore della Sampdoria, quell'Albin Ekdal che sino a questo punto della stagione è stato uno dei punti fissi della truppa di Giampaolo. Una responsabilità davvero molto interessante per il calciatore classe 1997, che sino ad oggi ha avuto poco spazio per mettersi in mostra in blucerchiato.
     

    "Se il mister decide, io sono prontissimo" chiarisce Vieira. "Volevo giocare come tutti ma sapevo che avrei dovuto ambientarmi, imparare la lingua, insomma studiare. Se mi sento un giocatore migliore? Sicuramente sì. Il modo di giocare italiano è molto diverso da quello inglese. Altri movimenti, altra mentalità. In questi mesi sto adattando le mie caratteristiche a questo calcio. Io avevo abitudini figlie di quel calcio più fisico e meno pensato. Per questo dico che è stato fondamentale studiare capire i movimenti, imparare dove mettermi. Giampaolo mi chiama 'bambino'? E' un modo simpatico per dire che sono giovane e devo crescere" ha detto a Il Secolo XIX.


    Grandi elogi anche per il giocatore che sta limitando il suo spazio, Ekdal: "Lui è un riferimento per me perchè è forte in tutto: nel palleggio, possesso palla, movimenti e nel modo in cui usa il fisico. Non sono arrabbiato, certo avendo lui davanti ho più difficoltà a giocare, ma devo impegnarmi per meritare delle opportunità". A Genova Vieira si trova alla grande. "Ci sto benissimo. Vivo a Quinto, ormai capisco l'italiano e inizio a parlare anche se ovviamente mi esprimo meglio in inglese". E sul futuro non ha dubbi: "Voglio ritagliarmi un ruolo nella Samp e diventare utile alla squadra. Sono arrivato da poco e ho l'età dalla mia parte, il futuro me lo devo costruire da solo":

    Ma Vieira ci crede all'Europa? "Io sì - conferma - perchè vedo questa squadra molto forte. E non mi riferisco solo a quelli che vanno in campo e si vedono sempre ma anche a chi non ci va e quando è capitato ha dimostrato di essere all'altezza. Penso per esempio a Ferrari contro la Juve, ricordate? Se dormirò sabato prima di Spal-Samp? Io dormo sempre, ho giocato pure con la Roma e non ho avuto problemi" conclude. "Non mi sento un 'bambino'".


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