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  • Sampdoria, Ranieri: 'L'Inter è grande. Nessuno dà addosso a Audero, Yoshida può giocare'

    Sampdoria, Ranieri: 'L'Inter è grande. Nessuno dà addosso a Audero, Yoshida può giocare'

    • Lorenzo Montaldo
    Giornata di conferenza per Claudio Ranieri, che come sempre ha incontrato la stampa al venerdì per presentare la sfida della Sampdoria, in programma domenica sera al Ferraris. I blucerchiati, reduci da una brutta sconfitta a livello numerico, incontreranno l'Inter e a Genova si attendono una reazione: "​La squadra reagisce ogni volta. È stata una partita nata male. Dobbiamo archiviarla subito perché ora arriva l’Inter, sarà una partita difficile, tosta. Non è un problema di mentalità. Eravamo partiti con il piede giusto, è un annata di alti e bassi. La nostra forza deve essere il giusto equilibrio. Mai esaltarsi e mai deprimersi. Sarà una battaglia fino all’ultima partita dobbiamo essere compatti. Servirà una Sampdoria perfetta, con voglia di aiutarsi, di saper attaccare, difendere. Loro sono una squadra che fanno molto movimento, hanno grandi saltatori. Sappiamo che forza sono" ha detto il tecnico, come riporta Sampnews24.com.

    "Da quando sono qua la squadra ha sempre reagito bene" prosegue Ranieri. "Dal primo giorno lì ho visti sempre bene. Il risultato è importante, ma noi non ci siamo arresi. Anche sul 5-0 abbiamo voluto comunque segnare. Siamo preparati ai momenti difficoltà, lo sappiamo da sempre. Dobbiamo solo stare uniti ed aiutarci. Contro la Fiorentina non pensavo che saremmo riusciti a segnare. Ci sono quelle partite che non pensi di riuscire a segnare nemmeno con le mani. Eppure ci siamo riusciti a farlo un gol"

    Alla domanda sul 'problema' Eriksen, Ranieri risponde così: "Eriksen non è un problema, se diventa un problema chiudiamo con il calcio. È un giocatore fortissimo, ha una visione di gioco incredibile. Loro hanno tutto da perdere? Sì, è vero. Perdere a San Siro è possibile, ma noi non ci arrenderemo e scenderemo in campo per lottare. La Sampdoria non è stanca, sul 5-0 poteva sembrare ma lì sono subentrati fattori psicologici. Dobbiamo fare una partita perfetta, super concentrati, attenti, compatti, solo non subendo gol non possiamo pensare di uscire da San Siro facendo punti".

    Capitolo voci societarie: "Noi pensiamo solo a fare il nostro lavoro in campo. Le voci societarie non ci devono preoccupare. Noi siamo quelli che scendiamo in campo e dobbiamo rendere conto ai tifosi sotto l’aspetto calcistico. Noi non ascoltiamo le voci extracampo, a noi bruciano gli autogol e i rigori"

    Ranieri poi ha parlato dei singoli: "Yoshida? Io devo trarre le conclusioni alla fine, ma potrebbe giocare. Potrei giocare a specchio e mettermi a tre dietro. Devo tirare le somme e vedere tutti gli aspetti di questa gara. Tonelli si è allenato solo ieri perché ha avuto un problemino. Parlo molto alla squadra. Ci sono annate che nascono in questa maniera. Non abbiamo mai fatto gol nei primi 15 minuti, ne abbiamo subiti. Magari l’anno prossimo sarà diverso. Spero che da qui alla fine le cose possano cambiare. Depaoli? A me piace molto. Ha una frequenza di passo notevole ha buona tecnica, velocità. Su di lui punto molto. Come si fermano Lukaku e Lautaro? Con le catene. Spostandogli il pallone, bloccandogli i rifornimenti. Nessuno dei compagni dà addosso ad Audero. Quando si prendono tanti gol è normale che la colpa sia del portiere. Io sono dalla sua parte. Deve reagire, è giovane. Deve avere autostima, deve reagire. Ha vissuto momenti d’oro, questo è un momento importante per lui perché si sente sotto esame. Deve sapere che ha ottime qualità, mi piaceva anche prima di arrivare alla Sampdoria. Deve sentirsi amato e coccolato dal pubblico e sarà lui a tirarci fuori dalle sabbie mobili".

    Ranieri non vuole parlare di pessimismo: "È insito nel doriano probabilmente, questo spaventarsi. Lotteremo fino all’ultimo, siamo sempre dentro le sabbie mobili e io non mi sono mai sentito fuori da questa lotta. Non siamo già retrocessi, finisse ora saremo salvi"..

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