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  • Sampmania:| Addio al presidente Garrone

    Sampmania:| Addio al presidente Garrone

    A Genova oggi c'è una ballerina che piange, sconfortata per la perdita di un uomo straordinariamente importante nella sua vita. Riccardo Garrone si è spento ieri sera, e nello stesso momento quella ragazza 'bella e che sarà sempre bella' ha sentito il cuore spezzarsi dal dolore per la scomparsa di un padre putativo che ha saputo raccoglierla dal baratro, rialzarla e portarla sui palcoscenici che più le spettavano. Dieci anni fa la danza della ballerina era finita in teatri di quart'ordine, rischiando di svanire nel nulla senza che nessuno se ne preoccupasse.

    Insieme a lei migliaia di tifosi gridavano il proprio dolore in attesa di qualcuno che potesse farla tornare grande. Quel giorno di dieci anni fa, tra emiri invisibili e uomini di malaffare, Riccardo Garrone decise di intervenire. Accompagnato per mano da altri, tirato in mezzo - dicono i soliti 'bene informati' -, ma ben consapevole dell'impegno che lo aspettava. La storia del presidente e della Sampdoria iniziò così, quasi per caso, e presto si trasformò in una bellissima favola. 

    Da quel giorno la ballerina tornò ad essere bella agli occhi di tutti. Incarnò come in passato quei valori di correttezza, passione e fame di vittoria che l'avevano fatta arrivare quasi sul tetto d'Europa quando a tenerla per mano c'era Paolo Mantovani. Sulle sue punte riprese a danzare accompagnata da migliaia di ragazzi che dopo aver temuto il peggio avevano ritrovato la voglia di ammirarla domenica dopo domenica. Il primo successo del presidente Garrone è stato proprio questo: far tornare a tutti la voglia di sognare, passo dopo passo, senza nessuna follia economica ma con un progetto serio, apparendo agli occhi dei più. 

    Poco appassionato, qualcuno disse addirittura distaccato. Voci maligne: ogni padre ha il suo modo di educare il proprio figlio, c'è chi lo vizia spendendo a destra e a manca per non fargli mancare niente e chi invece vuole fargli capire che tutto va guadagnato. Il proverbiale 'braccino corto' ha portato la Sampdoria fino ai preliminari di Champions League, uno scudetto nel calcio italiano di oggi; quello a cui proprio Garrone si opponeva strenuamente, riuscendo a far arrivare a Bogliasco grandi campioni convincendoli non con i soldi ma con il proprio stile, con quella voglia di vivere insieme una grande storia.

    Nel suo lungo viaggio blucerchiato Riccardo Garrone ha ovviamente, come tutti, commesso degli errori. Gravi, come nel caso della retrocessione. Ma ha avuto sempre la forza di rimanere al fianco della sua ballerina come quel primo giorno in cui se la trovò davanti in caduta libera e decise di aiutarla a tornare grande. Altri si sarebbero voltati dall'altra parte o peggio l'avrebbero messa in mani sbagliate. Anche per questo i tifosi blucerchiati lo ringrazieranno per sempre e porteranno nel cuore il ricordo di un uomo che con il calcio di oggi, purtroppo, aveva poco a cui spartire.

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