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  • Sampmania: allarme rosso, largo alla paura

    Sampmania: allarme rosso, largo alla paura

    Quarta sconfitta di fila, tre delle quali con Montella in panchina. Dieci giornate con una sola vittoria in casa contro il derelitto Verona e ora la classifica inizia a fare paura. L’allarme rosso è scattato ieri intorno alle 18,45 a Marassi quando il Sassuolo a fine primo tempo era già sopra 3-0 contro una Sampdoria spaurita  e stordita dalle folata degli uomini di Di Francesco.

    Doveva essere la riscossa e invece è stata l’ennesima testimonianza della crisi di una squadra in continua involuzione. Montella ha provato a mettere mano alla formazione, schierando la difesa a tre (sciagurata in questo momento in cui nessuno corre e in cui chiunque ha paura di prendersi una responsabilità), rilanciando Cassano (unico a salvarsi) e cercando di far sviluppare ai suoi una trama di gioco che potesse andare oltre al lancio alla disperata verso gli attaccanti di zenghiana memoria.

    La Samp non è riuscita a fare nulla. Ha solo subito un Sassuolo organizzato e splendido nel suo modo di giocare a memoria. Piccolo avviso per Ferrero, forse Di Francesco non era poi così male come allenatore per il post Mihajlovic. Il deficit di personalità è evidente e Montella deve iniziare a cambiare. Più volte l’Aeroplanino dalla panchina ha chiamato le giocate rimanendo inascoltato. Emblematici i continui richiami a Fernando per cambiare gioco mai ascoltati dal brasiliano.

    La crisi è evidente e dopo l’allenatore adesso la Sampdoria deve cambiare uomini. In primis fuori Fernando e Barreto, entrambi senza gambe, con pochissimo cuore e poco propensi a prendersi delle responsabilità. Con questo duetto di centrocampo ad oggi il naufragio è assicurato. Mancano le alternative? E’vero, forse. Palombo e il giovanissimo Ivan comunque non sfigurerebbero e potrebbero almeno fare quello che dice l’allenatore in panchina.

    La Sampdoria è alla deriva, gli rimangono solo i suoi tifosi, Montella, Cassano ed Eder. Su di loro bisogna puntare per cercare una salvezza che ad oggi è tutta in discussione. Per parlare della gestione Ferrero ci sarà tempo una volta che la classifica sarà raddrizzata. Uniti e compatti, con qualche esclusione eccellente e dietro al proprio direttore d’orchestra, è questo l’unico modo per allontanarsi da Verona, Carpi e Frosinone. Riuscirci però sembra molto difficile.
     

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