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  • Sampmania: chiudetevi in casa. Altro che Burian, arriva Duvan

    Sampmania: chiudetevi in casa. Altro che Burian, arriva Duvan

    • Lorenzo Montaldo
    A Genova si aspettava il Burian. E il gelo è arrivato, per carità. Ve lo confermo in prima persona, e penso che anche i tifosi che hanno sfidato la neve e il vento ghiacciato del Ferraris per seguire la Samp abbiano accusato un principio di assideramento, in una domenica pomeriggio che comunque sorride al Doria. Su Marassi, però, si è abbattuto anche un uragano. Non si chiama Burian, ma Duvan, e arriva direttamente dalla Colombia. Ha sradicato difensori come fossero alberelli, e ha messo in rete uno dei gol più belli dell'intera stagione blucerchiata.

    Zapata ha risposto al presunto 'caso' di domenica sera come meglio non poteva. Si è accomodato in panchina per rifiatare, ha sostituito Caprari nel secondo tempo, e ha spinto alla standing ovation tutti gli spettatori ormai assiderati. Nel momento più difficile per la Samp, Duvan ha estratto dal cilindro il meglio del repertorio: una sgroppata durata 40 metri, tutta potenza ed esplosività, con la difesa bianconera costretta a rincorrerlo senza riuscire neppure a scalfirlo. Farò una citazione da cinema d'essai: avete presente il cartone animato di Robin Hood, quando tutti gli sgherri del Principe Giovanni inseguono un'indemoniata Lady Cocca? Uguale. Alla fine ci si attendeva una sterzata per rientrare in area, ma Zapata deve aver pensato che forse era il caso di rendere ancor più indimenticabile il suo ritorno al gol, che mancava dal match dell'Olimpico con la Roma. Tocco sotto perfetto a scavalcare Bizzarri, una delizia per gli occhi. Pensare di avere la lucidità per notare il portiere ospite fuori dai pali dopo un allungo durato quindici secondi per me è fantascienza. Ma io non sono Zapata, per vostra fortuna. Piccolo post scriptum: lo stesso Zapata ha ammesso di aver sbagliato, di aver cercato il cross. Ma io faccio finta di non aver sentito la dichiarazione, perchè era troppo bello raccontare un gol così. Caro Duvan, lasciami pensare che fosse voluto.

    Samp-Udinese doveva essere anche la partita di Gianluca Caprari, che però ha steccato. O meglio, ha confermato quello che penso da tempo: lontano dalla porta, il numero 9 è un buonissimo giocatore. Rapido, sgusciante, tecnico, salta quasi sempre il diretto avversario. Negli ultimi venti metri, invece, Caprari si trasforma. Si muove bene, per carità, e si libera spesso. Poi però non inquadra la porta. Credo che vada risolto una sorta di equivoco tattico: Caprari è un'ottima alternativa a Ramirez sulla trequarti, eventualmente anche una riserva della seconda punta, ma non chiedetegli di fare gol. Forse l'ex Pescara ho solo bisogno di sbloccarsi: in effetti, nella corso della scorsa stagione in Abruzzo ha segnato 9 reti con la maglia di una squadra retrocessa. Non sono poche, segno che forse Caprari ha solo bisogno di un imput iniziale, chissà. Ma la Samp ha bisogno dei suoi gol, e ne ha bisogno in fretta per inseguire il sogno chiamato Europa.

    In attesa dell'attaccante romano, consoliamoci con la marcatura di Silvestre: non segnava da 4 anni e mezzo, e dire che era sempre stato un difensore piuttosto prolifico. Per quanto mi riguarda, con o senza gol, resta tra i migliori centrali di tutto il campionato. Uno dei pochi in grado di contenere anche l'uragano Duvan. Un vero peccato - per l'Udinese - che Silvestre e Zapata giochino insieme.

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