Se è vero che il calendario prima o poi mette davanti tutte le squadre, è anche vero che ci sono momenti e momenti all'interno di una stagione. Per la Sampdoria di questo periodo trovare l'Inter equivale ad una sfortuna pari a quella di perdere un caposaldo come Maresca o Obiang. Perché dopo quattro ko di fila questa squadra ha un bisogno disperato di punti, utili per morale e classifica. La trasferta di Milano appare quasi impossibile: l'Inter ora sembra imbattibile, ha ritrovato certezze, solidità e lo spirito giusto per lottare per il campionato.

Avversario peggiore proprio non poteva esserci dunque per il clan blucerchiato, che nelle ultime tre partite ha dimenticato e fatto dimenticare tutto quello che di buono aveva prodotto ad inizio campionato. La società punta forte su Ferrara, che testardamente - e forse giustamente - non cambierà la sua Samp, almeno nel modulo. Si continua con un 4-3-3 che al momento risulta sterile ma che in passato ha fatto vedere di essere talmente solido da poter mettere in difficoltà Milan e Roma.

L'allenatore non è in bilico, ma sa che dovrà fare risultato altrimenti la sua panchina inizierà a scottare. Anche per questo forse non vuole rinunciare alle sue convinzioni. Il problema oltre all'Inter sarà l'ennesima emergenza. Maresca e Obiang non bastavano: adesso si ferma anche Maxi Lopez. e allora addio fosforo, forza fisica, talento e gol. La Sampdoria non può prescindere da certi giocatori, proprio come nessuna squadra media piccola lo può fare.

Le rose ampie ed equilibrate se le possono permettere solamente alcuni club, che hanno i ricavi per poterle pagare. Le altre devono sperare che gli infortuni se ne stiano alla larga. Cosa che alla Sampdoria non è successa. Si parte per Milano, allora, tra mille dubbi e pochissima fiducia. L'Inter è il peggiore degli avversari, l'emergenza continua e la Samp si è persa. Serve un'impresa, e si sa, a volte le imprese arrivano così, senza nessun preavviso. La Sampdoria spera.