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  • Sampmania:| Il momento di osare

    Sampmania:| Il momento di osare

    Non c'è più tempo. Come in un thriller hollywoodiano, la Sampdoria si trova sull'orlo del baratro e deve trovare alla svelta una via d'uscita. Due partite, quelle contro Chievo e Lecce, per trovare gli eroi capaci di salvare la squadra. Ci sarà bisogno di tutti, dai giocatori ai tifosi, che stanno già preparando l'esodo. Saranno almeno tremila quelli che si sobbarcheranno i quasi trecento chilometri che dividono il capoluogo ligure dalla città di Romeo e Giulietta. Saranno loro a spingere i giocatori in campo verso un risultato che possa allontanare la paura.

    Proprio come in un film d'azione, la Samp è arrivata al punto della svolta, un momento in cui bisogna rompere con il passato per assicurarsi un futuro migliore. Ora non si può più sperare negli aiuti altrui; adesso che il piatto piange è giunto il momento di rischiare qualcosa in più, perché altrimenti il destino potrebbe giocare brutti scherzi. Il nuovo tecnico non è riuscito a dare la scossa ai suoi sotto il profilo mentale, mentre in campo tutto rimaneva come prima. Ora non si può più sperare che quei due là davanti ti risolvano la partita, semplicemente perché quei due non ci sono più.

    Da adesso in poi dovrà essere tutta la squadra a crearsi la propria via d'uscita, difendendosi ma soprattutto cercando di mettere alle corde gli avversari, che troppe volte hanno passeggiato sulla Samp. Da Bogliasco, in questo senso, non arrivano indizi incoraggianti. Cavasin sceglierà ancora una volta quel 3-5-1-1 che si è dimostrato efficace a Firenze e contro l'Inter, ma che non ha mai creato alcun tipo di grattacapo quando il gioco dovevano farlo i blucerchiati.

    Insomma, una Samp da 'punticino' in trasferta? Perché no, potrebbero dire alcuni. Semplicemente perché i punticini, quando era importante farli, in questo modo non sono mai arrivati. Senza correre troppo indietro con la memoria, torniamo a Catania. Blucerchiati molto coperti e nessun pericolo corso da Curci, poi arriva l'espulsione di Tissone, il jolly di Llama e senza nessuna reazione il Massimino che esulta e Palombo e compagni che sprofondano in classifica.

    Per la serie: 'Se qualcosa può andare male, lo farà', legge di Murphy che sintetizza alla perfezione la stagione blucerchiata. Sarebbe quindi giusto osare di più: magari riportando Guberti sulla fascia e tornando alle due punte classiche con Maccarone e Biabiany, fino a quando non sarà pronto Pozzi, titolare si spera e presume contro il Lecce. Osare per vincere, senza pensare agli striminziti puntincini, buoni solo da usare come palliativo per curare un malato grave.

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