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  • Sampmania:| Inizia la salita decisiva

    Sampmania:| Inizia la salita decisiva

    E' arrivata l'ultima spiaggia anche per la Sampdoria. Domani i blucerchiati si giocano le residue speranze di salvezza al San Nicola contro un Bari ultimissimo ma che non regalerà niente, come fatto contro Parma e Cesena. Dovrà essere la Samp a dimostrare di poter stare in serie A: senza una vittoria in Puglia la salvezza sarebbe una vera e propria chimera. La settimana vissuta dai blucerchiati è di quelle da brividi: sabato l'assalto al pullman, martedì la feroce contestazione di alcuni tifosi culminata con gli spintoni ai danni di mister Cavasin. Segni che la tensione è altissima, ma che potrebbero servire alla squadra per risvegliarsi dall'irreale torpore che sta vivendo da gennaio. Inutile dire che non si potrà più sbagliare, che le prossime due partite devono portare sei punti e che l'incontro-scontro con i tifosi non dovrà fornire alibi ma solamente forti motivazioni per poter tornare a casa dicendo chiaramente: 'Avete visto? Non siamo ancora morti'.

    Da qui alla fine sarà una salita unica, fatta di cinque tappe in cui volenti o nolenti non si potrà avere nessun momento di crisi, altrimenti la serie B sarà un fatto e non più un incubo. Il problema è che il ciclista che dovrà affrontare quella salita in questo momento non ha il talento e la forza per poter puntare alla vetta con serenità. Le sue gambe sono molli e tremano per la paura di non essere ancora una volta all'altezza della situazione. Troppi gli errori commessi in passato, quando il percorso era ancora se non in discesa almeno in pianura. Ad un ciclista che affronta in malo modo tutta una gara a tappe, come si può chiedere di svoltare quando davanti ha la salita più dura degli ultimi nove anni da affrontare?

    Non rimane che aggrapparsi all'orgoglio di chi un anno fa collezionava imprese. Basta con le parole e i proclami, basta con i numeri che intristicono e spaventano, e basta anche con la cabala che ci racconta di allenatori pelati, colletti bianchi e anni con numeri doppi alla fine. Il terz'ultimo posto di oggi significa serie B, uno spettro da evitare tutti uniti e con il pensiero rivolto solamente a quella salita che potrebbe già terminare domani al triplice fischio finale di Gervasoni. E se proprio c'è qualcuno che non può rinunciare alla scaramanzia, sappia che l'arbitro di Mantova è stato l'ultima giacchetta nera a vedere la Samp vincere (3-1 al Bologna). Quando ancora il tracciato era in pianura.

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