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  • Sampmania:| Finalmente si gioca
Sampmania:| Finalmente si gioca

Sampmania:| Finalmente si gioca

Venti giorni di pausa sono duri da digerire soprattutto nel calcio di oggi, quello con il calendario che sembra uno spezzatino e ti butta in campo spesso tre volte alla settimana. Delio Rossi si è posto il problema e ha programmato la lunghissima sosta in maniera precisa e oculata, senza lasciare niente al caso, caratteristica questa che ha fatto innamorare di lui i suoi ragazzi.

Restare lontano dal rettangolo verde per così tanto tempo e in maniera del tutto inaspettata rischia di diventare un boomerang per la Samp, che di stimoli da classifica praticamente non ne ha più: 35 punti sono tanti e spingono lontanissima la zona salvezza, per tutto quello che c'è sopra i blucerchiati non sono più in lotta a causa del disastroso finale del girone d'andata. Anche per questo venti giorni senza campo diventano lunghissimi.

Si riparte da Bergamo, e diciamolo chiaramente: non la partita della vita. Il rischio di sedersi è tanto, anche se a rigor di logica Gastaldello e compagni dovrebbero avere una voglia matta. La stessa che hanno i tifosi, beffati dalle decisioni della Lega per il recupero con l'Inter e ancora vincolati dalla tessera del tifoso per quella che è sempre stata una trasferta fiume prima che la politica ci mettesse lo zampino.

Per loro l'appuntamento da non perdere sarà il derby del 14 aprile: qui stimoli ce ne saranno e da vendere. Prima ci sarebbero solo da fare quei famosi 40 punti, quota salvezza per eccellenza e viatico per iniziare a programmare il futuro. Dopodiché arriveranno i rinnovi di Rossi e Osti, e raggiunta la matematica salvezza anche i vari Zaza in giro per l'Italia potrebbero avere maggiore voglia di tornare. Il progetto Samp è importante, chi non ne vuole far parte faccia pure, ma non può dire di non essere stato avvertito.

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