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  • Sampmania: Indipendence Day
Sampmania: Indipendence Day

Sampmania: Indipendence Day

  • Lorenzo Montaldo
Nel paesello dell’entroterra ligure dove abito io ieri sera sembrava di essere in Indipendence Day. Pareva uno di quei film apocalittici, però la parte iniziale, pre catastrofe. Caldo innaturale, vento a 300km/h, cielo nero stile sbarco degli alieni. Se all’improvviso fosse spuntata un’astronave gigantesca per ancorarsi sui monti qua attorno, non mi sarei neppure troppo stupito. La maledetta allerta rossa mi ha rovinato la serata, trasformandosi nella seconda cosa più inopportuna nella mia giornata. La prima è stata la passeggiata sul campo al termine della partita di Ferrero, volta a provocare una Gradinata che già lo stava beccando, ma nemmeno troppo. 

C’era bisogno? Era il caso di sfoggiare una parure di simile pseudo machismo, attorniato da sette uomini tra scorta e Digos, esasperando gli animi dopo aver chiesto (in maniera provocatoria?) nei giorni scorsi un confronto dialettico con quello stesso pubblico sfidato in maniera gratuita? Dopo tale passerella, un semplice coro - neppure troppo partecipato rispetto ai soliti standard - si è logicamente trasformato in un’esondazione di fischi e ululati. Era necessario aizzare la Sud, in quel momento era particolarmente tranquilla e rilassata, impegnata a gustarsi la prima prestazione decente da mesi e un punticino tutto d’oro? Negli anni ho imparato a farmi una domanda: ‘A chi giova?’. La ritengo la chiave perfetta per capire il mondo. Reputo Ferrero sicuramente molto astuto, e pure altrettanto intelligente: gran parte dei suoi comportamenti, anche quelli più criticati, in un modo o nell’altro fornivano sempre una soluzione all’interrogativo. Che poi la risposta alla domanda ‘a chi giova’ fosse ‘a lui’, è un’altra storia. La passeggiata di ieri, invece, non ha proprio senso. E ciò mi lascia basito.

Quantomeno il campo mi aveva restituito un po’ di sorriso. Attenzione, considerare questa Samp guarita sarebbe un errore gravissimo. In giro noto un ottimismo a tratti persino esagerato, considerando che ‘le altre’, quelle giudicate spacciate ad agosto, macinano punticini e giocano, eccome se giocano. Ma Ranieri mi pare decisamente sulla strada giusta. Il neo mister della Sampdoria ha fatto la cosa più banale del mondo, eppure l’unica possibile in questo momento: ha ordinato alla sua squadra poche cose, semplici e basiche. Per certi versi era anche la filosofia del mio amato Giampaolo. Ha presentato un 4-4-2 compatto, con poca distanza tra le linee e pressing continuo. Ha scelto i giocatori più in condizione, e non ha chiesto arzigogolati movimenti ad aprire e chiudere il campo. L’unico compito dei calciatori della Samp era di fare avanti e indietro, su binari ben precisi. Difficile non riuscirci. 

Ranieri non è stato solo banalità. La mossa inaspettata l’ha fatta, e dobbiamo dare merito al mister di averla azzeccata. Il migliore della Samp infatti è stato probabilmente Bertolacci. Io ad esempio non avrei mai messo in campo. Non mi era neppure balenato in mente alla vigilia che potesse sceglierlo da subito, consegnandogli le chiavi del reparto mediano. E quando ho visto la scelta di formazione, con Ekdal in panchina e l’ex rossoblù nel cuore del gioco, ammetto di aver avuto un sussulto. Dopo la gara siamo tutti capaci a dire ‘bella partita Bertolacci, oggi è stato il migliore’. Centrare la decisione al momento di consegnare le formazioni al delegato è tutto un altro paio di maniche. Il Bertolacci di oggi è perfettamente complementare ad Ekdal - non ci rinuncerei mai, me lo porterei pure in vacanza - e se dovesse tenere questo livello potrebbe rivelarsi un innesto davvero interessante. 

Tra i bocciati invece metto Gabbiadini e, soprattutto, Rigoni. L’attaccante ex Napoli quantomeno pareva leggermente meno abbacchiato del consueto, e la cosa mi lascia ben sperare, l’argentino invece non mi ha ancora convinto neppure una volta nell'arco della stagione, ed è un peccato considerando le qualità tecniche sicuramente evidenti. Ora però vi saluto, devo andare a controllare le piante sul terrazzo. Se non doveste leggere più un Sampmania, sappiate che molto probabilmente mi hanno preso i rettiliani. Nel caso, l’astronave madre dovrebbe trovarsi poco sopra Campomorone. La individuate senza problemi. 

P.s. In realtà, c'è stata una cosa persino più inopportuna dell'allerta rossa o della passeggiata di Ferrero. Parlo dei 'buuu' a Vieira. Una porcata, non merita neppure commento, intelligente lui a minimizzare l'argomento.

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