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  • Sampmania:| Montagne russe blucerchiate

    Sampmania:| Montagne russe blucerchiate

    • Matteo Oneto

    Più che un avvio di stagione, un giro sulle montagne russe: questa è stata la partenza della Samp. Grandi prestazioni contro le grandi, improvvise 'perdite di conoscenza' contro le altre che sono costate punti e qualche certezza. Mimmo Di Carlo sta cercando di riportare i blucerchiati sulla strada della continuità. Prima mossa il ritorno al 4-4-2, tanto amato dal gruppo, utile per dare un senso al mercato estivo improntato su questo modulo. Per ora però l’obiettivo non è ancora stato raggiunto.

    La giostra parte alla prima di campionato - tralasciando ovviamente i preliminari di Champions che fanno storia a parte -, contraddistinta dalla vittoria sulla Lazio, ora capolista e già allora in buona forma, pareggio spettacolare e di carattere 3-3 a Torino, poi via in discesa con la sconfitta interna contro il Napoli e gli insipidi pareggi contro Cagliari e Udinese. La risalita inizia a Bologna, pari con qualche rimpianto, e si conclude con la vittoria sulla Fiorentina. Dopo di che in soli
    tre giorni la Samp cade fragorosamente a Kharkiv, in superiorità numerica contro il Metalist, per rialzarsi alla grande contro l’Inter (pareggio alla fine giusto, ma quanti brividi per i campioni d’Europa).

    I problemi sembrano essere due: la quantità di partite da giocare tra campionato ed Europa League e i tanti ragazzi giovani a disposizione di Di Carlo. Giocando molto è ovvio che non si possa sempre essere nella migliore delle condizioni possibili, bisognerebbe però trovare un giusto equilibrio che ti permetta di avere un andamento più lineare. C'è poi la colonia di giovani soggetti spesso a sostanziali sbalzi di qualità nelle proprie prestazioni: legittimo, anche perché se così non fosse sarebbero già giocatori fatti e finiti e non ragazzi su cui puntare per il prossimo futuro.

    Quando si va in campo con sette o otto giocatori sotto i 22 anni, dovrebbero esser gli altri ad imporsi con molta più personalità del solito, ma spesso - ed è il caso di Cassano a Khrakiv - questo non succede, lasciando la squadra in balia della gioventù. Continuità o equlibrio: questo cerca la Samp per spiccare definitivamente il volo. Certo che se, una volta trovata la linea di condotta, dovesse essere sui livelli visti a Milano, allora prepariamoci a davvero a volare.


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