Dalla cantera esce un altro gioiello. Dopo Obiang, Krsticic e Icardi, in rigorosa ordine temporale, la Sampdoria pesca un talento anche in difesa. Si chiama Shokdran Mustafi, è nato il 17 aprile 1992, e dopo le sfida contro Atalanta e Inter, rispettivamente nona e decima presenza in stagione, il sospetto è che sia nata una stella. Arrivato a Genova da capitano dell'Under 19 della Germania, per inciso uno dei Paesi che più di tutti sta crescendo calcisticamente con i suoi giovani, è stato tenuto in freezer per mesi e mesi per poi esplodere sotto la guida di Delio Rossi. 

Ferrara lo aveva messo in campo qualche volta, la Samp di quel periodo però accusava molte difficoltà e il tedeschino ogni tanto andava in apnea. Ora che tutto è cambiato e la calma è tornata a Bogliasco, Mustafi fa vedere quanto vale. Arrivato in punta di piedi nel gennaio 2012 dopo quattro anni all'Everton, senza presenze in prima squadra, per merito di Sensibile non ha praticamente mai visto la Primavera. E' vero, in serie B non giocava, ma l'ambientamento non dev'essere stato facile (e poi Iachini puntava forte su Rossini). Dopo un anno le gerarchie sono cambiate; Costa, Gastaldello e Palombo sono i titolarissimi di Rossi, ma Mustafi ha risalito la graduatoria fino ad essere la prima scelta nel caso di defezioni.

Rapido, preciso in chiusura e ottimo nell'uno contro uno, Mustafi dimostra personalità da vendere. Così per lui è arrivata anche la prima convocazione, con esordio, nell'Under 21 tedesca. La sua carriera è ovviamente all'inizio ma si intravedono margini di miglioramento importante. Il Napoli corteggia Costa sul mercato, la plusvalenza è dietro l'angolo perché il cartellino dell'ex Reggina è costato solo un milione di euro, cifra in crescita dopo l'ottimo campionato disputato. La Samp deciderà di lasciarlo partire solo se troverà un sostituto all'altezza: se Mustafi dovesse confermare i progressi degli ultimi mesi non ci sarà neanche bisogno di mettere mano al portafoglio.