Calciomercato.com

  • Sampmania: povero Murru e povero Audero

    Sampmania: povero Murru e povero Audero

    • Lorenzo Montaldo
    Ma qualcuno ci pensa al povero Murru? Tutto bello, il colpo di testa in ascensore eccetera eccetera, ma chi si preoccupa del povero terzino sardo, che ieri purtroppo transitava nel posto sbagliato al momento sbagliato, e si è ritrovato suo malgrado protagonista di uno scatto che fa il giro del mondo? Immaginatevi sto poveretto al pranzo di Natale, o mentre su WhatsApp, Facebook e Instagram si ritrova la sua faccia contratta in una smorfia con uno che gli svolazza sopra. Scherzi a parte, cosa puoi fare quando un tizio in maglietta e pantaloncini decide di stracciare le leggi della fisica, segnando un gol che non si poteva proprio fare? Niente, ti fermi e ti metti ad applaudire, magari solo internamente se il boccone da inghiottire è troppo amaro. Lo fai anche se il personaggio non ti è proprio simpatico, specialmente dopo alcuni gesti non propriamente da campione riservati al pubblico della Samp nell’ultima trasferta di Torino. Il gol di Ronaldo di ieri è una passeggiata in cielo, un po’ tipo quelle che faceva Michael Jordan venti-trent’anni fa. Non a caso Ranieri ha parlato di ‘roba da NBA’. Ha ragione. Secondo me è andato di persona a fare gli auguri di Natale al Grande Capo.

    Aveva colpe Audero sui due gol? Rientrato a casa dal Ferraris, dove non si ha la possibilità di rivedere le azioni e scrivi a caldo, ho guardato un paio di volte le reti per essere certo di non aver scritto qualche boiata nelle pagelle. Ho cercato di scindere la parte soggettiva dalla singola istantanea del momento, eppure sono ancora qui con tutti i miei dubbi e le mie incertezze. Di sicuro il numero uno blucerchiato non è stato impeccabile. Il colpo al volo di Dybala è splendido e più angolato di quanto potesse apparire dal vivo, ma non letteralmente imparabile, mentre il cross di Alex Sandro è forte, difficile da leggere, ha una traiettoria ad uscire e Ronaldo impatta la palla a due metri e mezzo da terra. Eppure, non sembra totalmente impossibile da intercettare in uscita per un portiere di 190 cm e fischia. 

    E allora? Audero ha sbagliato? Probabilmente un po’ sì. E’ in un momento di forma non smagliante? Di nuovo, probabilmente sì. E’ un portiere scarso? A mio modo di vedere niente affatto. Ritengo il numero uno della Samp un ottimo elemento, di sicuro perfettamente in linea con quelle che sono le ambizioni e la costruzione del Doria attuale, e pure con la forza degli altri elementi in organico. Anzi, persino sopra la media. Se doveste sostituire un giocatore della rosa blucerchiata, partireste da lui? Io no. Credo che Audero paghi un po’ la valutazione gonfiata di partenza, che pesa come una spada di Damocle sul bilancio della Samp. Non vorrei trovarmi di fronte ad uno Zapata bis, ma queste sono altre valutazioni, che esulano dall’aspetto tecnico. 

    C’è anche un altro elemento di cui tenere conto prima di bocciare o esaltare un portiere, ed è il fattore età, che in quel ruolo specifico incide tantissimo. Audero è un ‘97, e ciò fa di lui il secondo più giovane tra i titolari di Serie A, dietro al bambino prodigio Donnarumma e insieme a Radu, Dragowski e Meret. Logicamente ha ampi margini di miglioramento, essendo ancora così verde l’età: può e deve lavorare probabilmente sull’esplosività della parata a terra e sicuramente sulle uscite, ma da qualche tempo lo sport preferito di parecchi tifosi è il tiro al piattello nei confronti del numero uno. E come tutte le estremizzazioni, la ritengo esagerata.

    La buona notizia è che la Samp di ieri è uscita a testa altissima dal confronto con un'avversaria che semplicemente era imparagonabile ai blucerchiati. Eppure l’undici di Ranieri ha retto, anzi, ha sopperito ai suoi evidenti limiti tecnici (permangono, sia chiaro) con l’organizzazione e il coraggio. Che poi sono i due elementi su cui si deve imbastire una squadra evidentemente costruita per raggiungere la salvezza, e ho volutamente tolto dalla locuzione l’aggettivo ‘tranquilla’. Il capitolo arbitro l’ho tenuto per ultimo, perchè credo ci siano stati almeno due possibili errori di interpretazione da parte di Rocchi. Una è la spinta in area su Murru - sempre lui, poveretto - lanciato in galoppata nel primo tempo. Se ne è parlato troppo poco, ma lo avrei quantomeno rivisto. Il secondo è l’espulsione di Caprari, decisamente generosa. Probabilmente si è trattato di due episodi che non avrebbero indirizzato la gara - la Juve ha vinto con due giocate individuali di due fuoriclasse e a quelle non ti puoi opporre - ma entrambi meritano di essere menzionati. Sono passati in cavalleria, schiacciati da Ronaldo che sale in cielo. Un po’ come il povero Murru.

    Instagram
    @lorenzomontaldo
    Twitter
    @MontaldoLorenzo

    Altre Notizie